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Cronaca Riccione

Fallimento Aeradria: la Carige batte cassa al Comune di Riccione per 1,2 mln di euro

Nel mirino la lettera di patronage sottoscritta dall'ex sindaco Massimo Pironi senza passare dal consiglio comunale. Il sindaco Tosi: "ci apprestiamo a dare mandato agli uffici legali di procedere con ogni azione o procedura"

 La Banca Carige Italia spa ha fatto pervenire oggi al Comune di Riccione un’istanza di riconoscimento del debito fuori bilancio per adempiere così  alla garanzia, prestata  a favore di Aeradria,  per 1.200.000,00 di euro con lettera di patronage sottoscritta dall’ex sindaco Massimo Pironi. L’istanza della banca richiede che il debito venga riconosciuto  entro 30gg, per evitare di dar corso alle azioni di tutela che la Carige intenderebbe prendere nel caso il Comune di Riccione non adempirà all’istanza. Come si ricorderà la lettera di patronage firmata dall’ex Sindaco Pironi era stata fornita il 13 novembre del 2009 a garanzia di un finanziamento di 1.500.000,00 di euro che la Carige aveva concesso ad Aeradria il 30 novembre del 2009. L’Aeradria, dichiarata fallita, non ha tenuto fede alle obbligazioni, e non ha restituito nemmeno una rata del finanziamento, delle 10 concordate. Il 30 aprile 2014, Carige richiedeva al Comune di Riccione di farsi carico della garanzia prestata a nome e per conto di Aeradria. Alla richiesta, la nuova Amministrazione ha risposto che il Comune di Riccione non poteva essere vincolato al rispetto delle presunte obbligazioni, perché la garanzia di patronage, firmata dal Sindaco Pironi, non era stata preventivamente deliberata dal Consiglio Comunale, unico organo deliberante.

L’istanza di oggi apre un nuovo capitolo della vicenda, anche perché Carige, facendo salva la sua possibilità, ad ulteriore sua tutela, di avvalersi personalmente nei confronti dell’ex Sindaco,  ritiene che, ai sensi dell’art. 194 TUEL, la garanzia prestata debba essere considerata un debito fuori bilancio, poiché, non è stati mai annullata d’ufficio, e ha consentito il funzionamento dell’Aeroporto di Rimini di cui il comune di Riccione ne possiede una partecipazione azionaria e anche perché erogata nei “ imiti degli accertati e dimostrati benefici , utilità ed arricchimento” del Comune stesso. “La banca ci dice che dobbiamo farci carico di questa garanzia perché  la lettera di patronage firmata da Pironi avrebbe portato dei benefici alla città”, sottolinea, il Sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Un paradosso che naturalmente respingiamo e a cui non intendiamo dare alcun esito, mentre ci apprestiamo piuttosto a dare mandato ai nostri uffici legali di procedere con ogni azione o procedura a tutela degli interessi e dell’immagine della nostra città”.  

La stangata da parte di Carige arriva all'indomani della notizia che il "Fellini" chiuderà a partire dal primo novembre. "La cattiva politica - ha commentato Renata Tosifirma oggi una pagina amarissima per tutta la nostra Provincia. Con la chiusura – speriamo temporanea - dell’Aeroporto di Rimini sono davvero troppi i fallimenti degli asset istituzionali ed infrastrutturali che dovremo  sopportare. Il Fellini chiuso è l’ulteriore fallimento della politica. Di una politica tutta targata Pd! Questo è un colpo basso la nostro territorio,  alla nostra città e al loro futuro. Tutto lo sviluppo che avevamo immaginato, l’internazionalizzazione del nostro turismo  verso nuove frontiere, l’Europa sono oggi a rischio.  Ci sono chiare responsabilità che vanno chiarite. Sono stati fatti errori colossali! Si sono buttati via milioni di euro! Mi auguro che le forze sane della nostra città e di tutta la Riviera trovino insieme la forza di uscire da questo incubo. Perché è a tutti chiaro che se non si troverà presto e bene una soluzione che dia garanzia e certezza, fuori dal consociativismo politico e dalle perfide influenze dei signori del potere locale, si rischia di mettere definitivamente in ginocchio tutto il sistema economico ed imprenditoriale territoriale".

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