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Cronaca Cattolica

Federalberghi Cattolica: "Siamo già pronti per ripartire, il 65% delle strutture è certo"

Dito puntato contro il Governo e gli aiuti promessi e non ancora arrivati, oltre al Bonus vacanze che ritengono "peserà solo sulle spalle degli albergatori"

Federalberghi Cattolica tira le somme sulle prospettive futuro e, guardando con determinazione alla stagione, con i suoi 170 soci più uniti che mai, lancia un nuovo sondaggio e annuncia: “Siamo pronti per ripartire e il 65,6% ne è già certo (nello scorso sondaggio solo il 20,8% era disposto ad aprire). Quindi aperture hotel previste per il 65,6%, è incerto il 26,6%, mentre il 7,8% ha detto “no”. Federalberghi stila le percentuali di ipotetici periodi di apertura: dall’1 al 10 giugno il 12,6%; dall’11 al 20 giugno il 30,7% e dal 21 al 30 giugno il 56,7%. Per quel che riguarda le tipologie di soggiorno si rileva il 29,9% di B&B, il 9,4% di H&B e il 60,6% di F&B.

Gli albergatori di Cattolica in questi mesi hanno espresso con forza, tramite il loro Presidente, Massimo Cavalieri, le preoccupazioni e i dubbi che li portavano a optare per lo standby di una stagione in attesa di tempi migliori. Gli appelli realistici di Federalberghi Cattolica danno i primi frutti e ora, avendo ottenuto l’approvazione dei protocolli di apertura in linea con quelli proposti da Federalberghi nazionale, lo sblocco delle regioni, previsto per il prossimo 3 giugno, gli albergatori sanno che le loro capacità imprenditoriali e la loro serietà faranno sì che tutte le strutture potranno riaprire ai primi di giugno in tutta sicurezza per se’ stessi, per i turisti e per i propri collaboratori. Sui collaboratori è ancora appesa ad un filo la questione dell’infortunio sul lavoro in caso di contagio, ma da ieri pare che finalmente l’Inail abbia iniziato a dare ascolto anche agli imprenditori, dichiarando che entro giugno, sarà messo nero su bianco che non ci saranno responsabilità a carico del datore di lavoro. In questa settimana si sono più volte riuniti virtualmente tutti i soci, per trovare insieme ai Consulenti della sicurezza ed a quelli del lavoro, il modo per eccellere e garantire ai turisti una vacanza sicura, che riesca nonostante i distanziamenti a dar valore al loro tempo libero.

“I protocolli ai quali ci si dovrà attenere, su una scala da 1 a 10 sono valutabili 6 ma gli albergatori si stanno già attivando per portarli a 10 perché a Cattolica, così come in tutta la Romagna gli albergatori hanno nel DNA la capacità di fare turismo – spiega Federalberghi Cattolica -. Sono certi che come è sempre stato, verranno presi da esempio anche dalle altre località turistiche che hanno sempre guardato la Riviera come un esempio da cui prendere spunti”.

“Restano ancora inadeguati invece i non aiuti arrivati dal Governo con il Decreto Rilancio che non sono stati in grado di immettere liquidità alle imprese ed hanno attuato un sostegno come il Bonus Vacanze che altro non è che un tax credit che peserà sulle spalle degli imprenditori, i quali dovranno scontare l’importo riconosciuto alle famiglie – continua – .  Anche in questo caso gli albergatori si sono fatti forza e hanno constatato che neanche questa pandemia mondiale ha messo in luce e ha dato la giusta importanza al comparto del turismo nazionale, per questo, bisognerà attendere che venga istituito un vero Ministero del Turismo, strada impercorribile ancora per quest’anno ma alla quale continueranno lavorare nel tempo perché possa avvenire”.

“Ora l’appello, gli albergatori lo lanciano ai turisti che negli anni si sono fidati di loro e lo dimostrano ritornando anno dopo anno, stagione dopo stagione: ci siamo, venite in vacanza tranquilli, prenotate nei nostri hotel in tutta sicurezza, sapremo regalarvi come sempre un vacanza da ricordare”, conclude Federalberghi Cattolica.

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