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Cronaca

Un Ferragosto speciale per Antonio e Ottorino, festa con i parenti per il traguardo dei 100 anni

Sono loro i due nuovi centenari di Rimini, i quali, ad oggi, arrivano a quota 62 in tutto, con una netta prevalenza di donne (49)

Sono stati due i concittadini riminesi che in questo ponte di Ferragosto appena trascorso hanno spento le candeline sulla torta per festeggiare il compleanno a tre cifre. Si tratta di Ottorino Chieregato, per gli amici Rino, e Antonio Tognacci. Il primo è nato il 14 agosto del 1923, il secondo il 15 agosto dello stesso anno. In totale, dunque, hanno ben due secoli di età. Sono loro i due nuovi centenari di Rimini, i quali, ad oggi, arrivano a quota 62 in tutto, con una netta prevalenza di donne (49) che però, per queste vacanze, si sono fatte temporaneamente ‘scippare’ il primato dagli uomini.   

Ottorino e Antonio hanno trascorso il loro Ferragosto circondati dall’affetto e da quel pizzico d’orgoglio delle loro famiglie: per entrambi un bel pranzo al ristorante a cui ha fatto seguito l’incontro con l’assessora comunale Francesca Mattei che, in rappresentanza dell’amministrazione locale e della città, ha consegnato loro la lettera di auguri a firma del sindaco Jamil Sadegholvaad. 

Ottorino Chieregato è nato nel 1923 a Ramo di Palo (Lendinara in provincia di Rovigo) ed è residente nel Comune di Rimini da prima della Seconda guerra mondiale. Come racconta la pronipote Catia, “lo zio, secondo di 7 fratelli, non è mai stato sposato e forse questo è anche uno dei famosi segreti per cui è arrivato in forma ‘smagliante’ a questo traguardo. Ha comunque vissuto sempre in famiglia, circondato dall’affetto di ben 12 pronipoti che a loro volta hanno già altri figli. Una bella comitiva”. Persona estremamente attiva, ama da sempre la musica, la lirica (frequentava il Teatro Galli prima della sua distruzione) e il modellismo. “Raramente lo abbiamo visto arrabbiarsi, perché, ‘ogni giorno di rabbia è un giorno in meno’”. Ancora oggi, segue con interesse tutti gli avvenimenti di cronaca e, in modo particolare, le varie vicende politiche, tenendo costantemente informati i membri della sua famiglia. Al compleanno era presenti circa 40 parenti, di cui alcuni venuti appositamente dal Veneto, Liguria e altre città della Romagna.

Antonio Tognacci nasce a Sant’Ermete come ultimo figlio di una numerosa famiglia di mezzadri e, dopo il matrimonio nel 1950 con l’amata Olga, con cui tuttora vive, si trasferisce nel Comune di Rimini, dove nascono i suoi due figli. “Una persona affidabile, determinata, che ha svolto i più svariati lavori, tutti di fatica”, raccontano con affetto i familiari. Contadino, barbiere, calzolaio, un uomo dall’intelligenza vivace e dinamico, cosa che gli ha permesso di affrontare con forza anche situazioni non facili, come la guerra e la deportazione in un campo di lavoro in Polonia. Si è sempre dedicato agli altri, dalla cura degli anziani e dei ammalati, a quella della famiglia, dalla nipote ai pronipoti. Qual è il suo segreto per la longevità? “L’equilibrio che lo ha sempre guidato e la capacità di non perdersi mai d’animo, anche nelle situazioni più difficili, affrontandole con saggezza”, è la risposta.

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