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Cronaca

Finto meccanico danneggiava i motorini per poi farsi pagare la riparazione: incastrato dai tatuaggi

Con questo metodo si faceva pagare dai 30 ai 50 euro per aver risolto il problema. A finire nel tranello erano spesso donne o ragazzi

Smontava parti elettrice dei motorini parcheggiati lungo le strade, rendendoli inutilizzabili, per poi presentarsi dai proprietari nei panni di meccanico proponendo una rapida riparazione. Con questo metodo si faceva poi pagare dai 30 ai 50 euro a volta per aver risolto il problema. A finire nel tranello erano spesso donne o ragazzi, di giovane età. Il presunto responsabile è stato denunciato a piede libero con le accuse di furto aggravato, danneggiamento e truffa.

I vandalismi

Sono numerose le segnalazioni e le denunce già raccolte nel corso di queste settimane dalla Polizia stradale. E numerose segnalazioni erano giunte alle forze dell’ordine anche dai meccanici specializzati in ciclomotori operanti nel centro storico di Rimini: dallo scorso novembre avevano notato un incremento di richieste di riparazioni piuttosto anomale, non dovute al malfunzionamento del mezzo, ma perché vi era stata una dolosa asportazione di parti elettriche dai vari motorini guasti.

I casi si sono moltiplicati, fino all’ultimo episodio avvenuto su via Valturio nelle vicinanze di un istituto bancario: un agente della Polizia stradale, fuori servizio, si è accorto della truffa in atto e ha notato che il giovane corrispondeva all’identikit che era stato descritto in precedenti segnalazioni, un trentenne, alto, snello e con dei tatuaggi descritti da molti dei coinvolti. Grazie alle precedenti segnalazioni è stato così possibile ottenere una descrizione del presunto responsabile, già noto alle forze di polizia. Una volta identificato, il ragazzo è stato denunciato.

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