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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Prevenire le malattie cardiovascolari con il gelato si può: ecco la dieta appetitosa

Le linee guida dello studio sono state presentate martedì pomeriggio al Sigep di Rimini Fiera dalla dottoressa Elena Dogliotti, Ricercatrice e Nutrizionista sostenuta dalla Fondazione Umberto Verones

Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili di circa il 40% di decessi (fonte: Annuario Statistico Italiano 2013). E’ per questo motivo che la Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con i principali attori della filiera del gelato artigianale, sta conducendo uno studio quadriennale sul rapporto tra consumo di antocianine, presenti negli ingredienti di diversi gusti di gelato, e prevenzione di malattie cardiovascolari, tumorali e obesità.

Le linee guida dello studio sono state presentate martedì pomeriggio al Sigep di Rimini Fiera dalla dottoressa Elena Dogliotti, Ricercatrice e Nutrizionista sostenuta dalla Fondazione Umberto Veronesi. La ricerca è in corso nel reparto Nefrologia dell'Ospedale San Paolo di Milano, nell'ambito del progetto Europeo Athena, ed è condotta su 500 volontari sani, allo scopo di chiarire il ruolo delle antocianine nella prevenzione del rischio cardiovascolare.

“Le diete a volte sembrano… punitive – ha spiegato la dottoressa Dogliotti – L’introduzione del gelato può ovviare, rendendole più appetitose. In particolare, un gelato artigianale fatto di frutta fresca o secca può sostituire un pasto ed agire in modo positivo sull’organismo, prevenendo alcuni disturbi”. Lo studio sta indagando l’interazione tra struttura genetica e consumo di antocianine in riferimento al profilo lipidico, in particolare ai livelli di HDL. Un basso livello di HDL, infatti, è noto essere un fattore associato allo sviluppo di malattie cardiovascolari e diversi studi recenti hanno dimostrato che i livelli di HDL dipendono da fattori sia genetici, sia ambientali.

I gelati artigianali contenenti frutti rossi - quali mirtilli, fragole, more, lamponi - contengono una percentuale di tali frutti tra il 30 e il 50%. Oltre ad avere un elevato contenuto di vitamina C, tali gelati contengono un’alta percentuale di antociani, pigmenti responsabili della colorazione che può andare dal rosso al blu e ai quali si attribuiscono numerose attività benefiche grazie al loro elevato potere antiossidante. Gli studi hanno più volte mostrato un aumento del colesterolo HDL, cioè quello “buono”, e una diminuzione di quello LDL, implicato nello sviluppo di malattie cardiovascolari. In particolare, è l’ossidazione delle LDL ad aumentare il rischio di aterosclerosi e di formazione di placche sulle pareti delle arterie, rendendo evidente l’importanza dell’attività antiossidante degli antociani. Un adeguato apporto di polifenoli è quindi un alleato della longevità ed è correlato a una riduzione del tasso di mortalità legato a malattie cardiovascolari, diabete, tumori, demenza senile, morbo di Parkinson, bronco-pneumopatia-cronico-ostruttiva.

Non meno importante il ruolo della frutta secca: nocciole, noci, mandorle, pinoli, anacardi, ossia tra i gusti più ghiotti nei banchi delle gelaterie artigianali. Se mangiamo 30 grammi al giorno di tali frutti,riduciamo il rischio cardiovascolare e la probabilità di sviluppare tumori. La composizione nutrizionale di questi frutti oleoginosi spiega questi benefici. L’elevato tenore di grassi insaturi, di proteine di alta qualità, di fibre, di vitamine (folati, niacina, vitamina E), di minerali (potassio, calcio, magnesio) e di fitocomposti, cioè metaboliti secondari presenti nelle piante (carotenoidi, flavonoidi, fitosteroli), è alla base delle proprietà cardioprotettive, anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti di tali frutti. E’ stato perciò osservato che il consumo di questa frutta secca è associato a un minore rischio di diabete di tipo 2, di cancro del colon, d’ipertensione, e della «sindrome metabolica», molto pericolosa per il sistema cardiovascolare, che vede presenti nell’individuo vari fattori di rischio contemporaneamente.

La ricerca sugli effetti di una sana alimentazione sui nostri geni e una corretta informazione sugli alimenti che aiutano a prevenire queste malattie hanno quindi un ruolo fondamentale e saranno al centro della campagna informativa “Il gelato artigianale fa bene e aiuta la ricerca scientifica!”, slogan che accompagnerà, per tutto il 2014, il variopinto mondo del “dolce freddo”. Un’iniziativa messa in campo dalla rivista specializzata PuntoIT, in occasione del proprio decennale e in coincidenza con il medesimo anniversario della Fondazione Umberto Veronesi. Il progetto di ricerca sul rapporto tra nutrizione e DNA ha trovato il supporto di diversi attori della filiera del gelato artigianale: AIIPA, ACOMAG, ArtGlace, Cna Alimentare, Cogel-Fipe, Confartigianato, Ga, Maestri della Gelateria Italiana e Sigep hanno aderito con entusiasmo unendosi alla rivista PuntoIT.

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