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Cronaca

La giovane disabile vuole rivedere gli amici cavalli. L'appello della madre: "Riaprite il circolo ippico"

La mamma di Laura prega il presidente Bonaccini di riaprire le porte del circolo: "E' il paradiso dove mia figlia ritrova la sua serenità"

Ci sono delle storie di cui si parla poco. Sommersi dai problemi sanitari ed economici scatenati dal Coronavirus si finisce per dimenticare chi vive la fragilità da sempre, come le persone disabili. Per questo accogliamo la richiesta d'aiuto di Elena, mamma di Laura, una ragazza di quattordici anni affetta dalla sindrome di Phelan Mc Dermid. Elena e Laura abitano a San Marino, ma fino a qualche tempo fa erano sempre "di casa" al Circolo ippico riminese San Paolo. In questo luogo Laura riusciva a trovare sollievo dalla sua rara malattia grazie all'amore che nutre per i suoi amici cavalli. Ma questa possibilità ora le viene preclusa dal lockdown e sua madre fa appello al presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per vedere riaperto l'amato circolo ippico.

La sindrome di Phelan Mc Dermid è una malattia genetica rara causata dalla perdita della porzione terminale di un cromosoma 22. I sintomi clinici della sindrome sono variabili e possono comportare nei bambini affetti un ritardo dello sviluppo motorio e intellettivo, una regressione nella capacità di comunicare, la manifestazione di comportamenti autistici, disturbi del sonno, iperattività o problemi di attaccamento emotivo. Ma era proprio nel Circolo ippico riminese che sua figlia ritrovava pace e serenità, un momento di sollievo dalla disabilità.

Qual è il messaggio che vuole inviare al presidente Bonaccini?
Chiedo al presidente dell’Emilia Romagna di riaprire i Circoli Ippici. Sono luoghi dove Laura è rinata dopo una brutta regressione l’anno scorso, luoghi abitati dai cavalli e proprietari che accolgono Laura non come una "diversa", ma come una di loro rendendola felice di vivere in questo strano mondo. Noi andavamo regolarmente ogni giorno al Cir San Paolo e ora sono già tre mesi che a ogni sua richiesta devo continuamente dire che è chiuso. Useremo mascherina e guanti, non sosteremo nei luoghi chiusi. Vorremmo solo rivedere i nostri amici cavalli.

Cosa la spinge a mandare questo messaggio?
Speravo che dal 4 maggio riaprissero i circoli ippici. Ci contavamo. Noi lì facciamo delle belle passeggiate e Laura fa volteggio equestre. Prima che avesse una brutta regressione ha fatto anche delle gare. Leggendo un post di Bonaccini in cui parlava della riapertura degli stabilimenti ho pensato: perché non il nostro circolo? Per noi il Cir San Paolo è diventato una seconda casa. Non abbiamo nemmeno una data certa per poterci ritornare. Iniziano le belle giornate, quindi perché non farci andare? La disabilità non esiste in questa situazione: nessuno ne parla, né in Italia, né qui da noi (San Marino, ndr). Per Laura un'ora insieme ai cavalli è come stare tre ore in giardino a giocare.

Può spiegare l'importanza del Circolo Ippico per sua figlia?
La prima cosa è l'inclusione. Quando si è disabili non si hanno amici oltre l'orario scolastico. Il cavallo è la sua vita. Ogni volta che arriviamo al circolo e ogni volta che partiamo c'è un cavallo che riconosce la voce di Laura e nitrisce.
Lì Laura si sente viva e inclusa nella normalità. Cosa che di solito non abbiamo. Lei è una bambina gioiosa, sorridente. Ogni weekend siamo lì al Cir, stiamo 2 o 3 ore e anche se durante la mattina ha avuto le sue crisi e ha painto, dopo qualche ora al Circolo si riprende e sta bene. Per noi è un paradiso dove Laura ritrova la sua serenità. Il fatto di non poter andare è per tutti noi un grande disagio. E' da febbraio che Laura non fa un giro, nemmeno con la macchina. Le abbiamo dovuto costruire un cavallo di legno per sopportare questo momento.

Questo lungo isolamento che effetto sta avendo sulla salute di sua figlia?
Cerco di tenerla serena in tutti i modi, ma non è facile. Inizia ad avere delle crisi autistiche. E' molto difficile occuparsi di lei e a sera arriviamo sfiniti. Per farla felice devo inventarle tutte. Certo, ci sono abituata, ma senza il Circolo ippico non è più la stessa cosa. Tutto il gruppo del Cir accetta Laura così com'è, cosa che invece a scuola non sempre accade.

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