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Cronaca

Giro di anabolizzanti alla "Panatta Cup" di Rimini, coinvolto un agente della polizia di Stato

L'organizzazione che riforniva gli atleti di farmaci proibiti sgominata all'alba di giovedì dai carabinieri del Nas di Palermo

C'era anche un poliziotto tra i 'clienti' dell'organizzazione sgominata all'alba di giovedì dai carabinieri del Nas di Palermo nell'ambito del blitz antidoping che ha portato all'arresto di quattro persone, tutte accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, al possesso e al commercio di sostanze dopanti. Ai domiciliari sono finiti Gaspare Aiello e Francesco Di Rosalia, titolari di due palestre rispettivamente a Partinico e di Cinisi, Cesare Monte, personal trainer, e Filippo Masucci, gestore di un negozio che vende di integratori alimentari, a Palermo. Un giro d'affari di circa 300mila euro annui quello scoperto dai militari del Nas con il supporto dei colleghi del Comando provinciale di Palermo con atleti e body builder pronti ad acquistare e assumere ogni tipo di sostanza dopante per aumentare in breve tempo la massa muscolare. Persino farmaci veterinari.

A maggio del 2018 le cimici degli investigatori intercettano alcune telefonate tra Di Rosalia e un appartenente alla Polizia di Stato. Parlano delle sostanze anabolizzanti che il poliziotto deve assumere per migliorare le proprie prestazioni fisiche in vista di una competizione sportiva di body building, la 'Panatta Cup', svoltasi a Rimini dall'1 al 3 giugno del 2018, in cui l'agente si classificò al terzo posto. "Gli interlocutori - scrive il gip nell'ordinanza - parlano anche di prodotti da consegnare direttamente a Rimini", proprio prima della gara "nemmeno per pagare la spedizione", dicono. Il linguaggio è criptico. "Come si dice 'ciao' in spagnolo? Ola, Halo" diceva Di Rosalia al suo interlocutore, facendo riferimento secondo gli investigatori al farmaco dopante Halotestin. E subito dopo aggiungeva: "Lasciando perdere questo ma io lo devo prendere sempre da 5 'chewing gum' o da 10?". E l'atleta rispondeva: "No... sempre da 10... Devi fare quello che ti dico io perché gli altri non sono convenienti".

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