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Cronaca

Gli agricoltori sbarcano in spiaggia per raccontare le eccellenze del territorio

Coldiretti presenta al Bagno Tiki 26 i prodotti di stagione e le novità delle imprese: si parte con un doposole a base di bava di lumaca

Il grande 'saper fare contadino' dei nostri agricoltori sbarca sulla battigia di Rimini. Da sabato, grazie alla collaborazione tra Coldiretti Rimini e Bagno Tiki, la 'spiaggia 26' sarà una vetrina d'eccezione per le tradizioni e le innovazioni apportare in agricoltura dagli imprenditori del territorio.  “Mentre l’estate della riviera entra nel vivo – commenta Guido Cardelli Masini Palazzi, Presidente Coldiretti Rimini - ecco che andiamo a rinsaldare l’alleanza tra agricoltori e operatori turistici-balneari al fine di promuovere tra turisti e villeggianti le eccellenze agricole locali e, più in generale, l'agroalimentare made in Italy. Gli appuntamenti, a cadenza settimanale, prosegue il Presidente, punteranno a dare risalto alle proprietà benefiche delle nostre produzioni, tutte garantite e certificate da agricoltori e allevatori che hanno a cuore la salute dei consumatori e che non hanno alcun problema a metterci la faccia e, anzi, ci tengono particolarmente ad incontrare cittadini, bagnanti e turisti al fine di spiegare loro come vengono coltivate e allevate le nostre eccellenze”. 

L'appuntamento inaugurale di sabato 27 luglio sarà dedicato a “Coccole di Bellezza”, azienda innovativa di Santarcangelo di Romagna il cui titolare Paolo Vittorio Gorrieri, partendo da un allevamento di lumache ha ampliato la propria gamma di prodotti con cosmetici naturali a base di bava di lumaca. Per l'occasione il titolare presenterà un nuovo “dopo sole”, perfetto per chi vuole idratare la pelle in maniera naturale dopo una giornata trascorsa in spiaggia. La bava di lumaca è una sostanza naturale dalle molteplici proprietà benefiche, prodotta dalla secrezione delle chiocciole. Essa è una delle sostanze migliori per la cura e la rigenerazione della pelle. Contiene antiossidanti capaci di rallentare il processo di invecchiamento, eliminando i radicali liberi. La bava utilizzata per i prodotti di Coccole di Bellezza è estratta in maniera cruelty free, senza arrecare alcun danno o maltrattamento alle chiocciole. “Tutti i prodotti – spiega Gorrieri – sono ottenuti nei nostri laboratori dove si chiude la filiera aziendale, interamente sottoposta a severi controlli e alla massima cura igienico-sanitaria”. 

Dall'innovazione dell'azienda di Santarcangelo, alla tradizionale vocazione frutticola della nostra provincia che sarà al centro dei prossimi appuntamenti sulla spiaggia del Bagno Tiki, con un focus dedicato in particolare alle nostre pesche e nettarine Igp, sempre più minacciate dal cosiddetto“mistero” delle pesche spagnole. 

“A parole - spiega Anacleto Malara- Direttore di Coldiretti Rimini - nessuno le cerca, nessuno le compra, nessuno le mangia, tutti i distributori si dicono assolutamente attenti al prodotto nazionale, presente in abbondanza, di tutte le qualità e per tutte le tasche, eppure la crescita delle importazioni di pesche dalla Spagna è tumultuosa, avendo fatto registrare nel 2018 un +66%. La Spagna dunque, dopo l’embargo russo, invece di cercare nuovi mercati extra-UE, ha aggredito quello italiano con la complicità della distribuzione, grande e piccola che sia. Ma dove finiscono tutte queste pesche e nettarine spagnole? Per carità, - precisa Malara - molte sono correttamente commercializzate con la loro identità. Ma se non si mette niente, se non c’è scritto nulla, vuoi che il consumatore pensi che non siano italiane? Qualche esempio? Nei mercati rionali e settimanali, in giro per l’Italia, sono diventati sempre più rari i cartellini con l’origine, ovvero il luogo di coltivazione, obbligatori per il prodotto sfuso. Certo che se ci fosse qualche controllo in più al dettaglio, forse qualcuno starebbe più attento. Sì, perché quella che è distrazione, se riscontrata da un pubblico ufficiale, diventa un reato”. Come per le oltre sei tonnellate di patate, angurie, meloni e finocchi che sono stati sequestrati al Centro agroalimentare di Roma nel corso di un’operazione organizzata dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare, una iniziativa su vasta scala finalizzata a verificare etichettatura e rintracciabilità dei prodotti posti in vendita. E intanto il “mistero” delle pesche spagnole continua, e gli italiani che lo scorso anno se ne sono mangiate 1,7 chilogrammi a testa, neonati compresi, sono convinti di aver acquistato solo pesche italiane. L’iniziativa che parte sabato e che durerà tutta l’estate – conclude Giorgio Ricci-Vice Direttore di Coldiretti Rimini ha l’obiettivo di trasmettere all’opinione pubblica l’importanza della trasparenza lungo la filiera, fondamentale per permettere poi ai consumatori di compiere una scelta d'acquisto consapevole, e allo stesso tempo necessaria al fine di tutelare i nostri agricoltori e valorizzare così l'economia, non solo agricola ma anche turistica, del territorio”.

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