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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Guarir... dal ridere!”: a Rimini il convegno dei "Dottor Clown"

Hanno presentato l'evento il presidente dei “Dottor Clown” Eros Salvatori, in arte “dottor Fastidio”, Sonia Ferlini, del Direttivo dell'associazione, in arte “dottoressa Piccola”, il direttore delle Unità Operative di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria dell'”Infermi”, dottoressa Gina Ancora.

Si terrà sabato prossimno al Centro SGR di Rimini il convegno nazionale sulla clownterapia dal titolo “Guarir... dal ridere!”, organizzato dall'associazione “Dottor Clown” di Rimini, che da oltre 10 anni svolge attività volontaria presso l'ospedale “Infermi” per allietare i pazienti ricoverati nei reparti pediatrici, e al quale l'Azienda ha concesso il proprio patrocinio. Hanno presentato l'evento il presidente dei “Dottor Clown” Eros Salvatori, in arte “dottor Fastidio”, Sonia Ferlini, del Direttivo dell'associazione, in arte “dottoressa Piccola”, il direttore delle Unità Operative di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria dell'”Infermi”, dottoressa Gina Ancora.

Nel presentare l'iniziativa, il “dottor Fastidio” ha sottolineato come l'evento è mirato prioritariamente a rafforzare i rapporti di rete tra le associazioni che, in tutta la Penisola svolgono, seriamente, attività di clownterapia. L'avverbio non è casuale poiché, è stato precisato, purtroppo vi anche soggetti che puntano soprattutto a “fare cassetta”. La “dottoressa Piccola” ha evidenziato le caratteristiche necessarie per diventare clown: “E' una cosa che può fare chiunque ci si senta portato, certo va fatto prima un corso di formazione”, e ha ricordato che attualmente le persone impegnate in questa attività sono 75.

La dottoressa Gina Ancora ha sottolineato come la presenza strutturata, tre volte a settimana, dei clown in reparto, oltre a dare un sollievo psicologico ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, rappresenti un vero e proprio aiuto alla cura: “Ridere, è provato scientificamente, fa aumentare le endorfine e questo è importante nello svolgimento di una terapia. Anche per i pazienti più piccoli, alcuni dei quali devono restare in ospedale anche dei mesi, questo supporto è molto importante. Senza contare poi il miglioramento delle relazioni”. Tanto più visto che, come ha ricordato la dottoressa, che ogni anno in pediatria vengono curati circa 1.300 bambini, cui se ne aggiungono oltre 700 nella Terapia Intensiva Neonatale. Solo in Pediatria, nel 2013 sono state superate le diecimila giornate di degenza.

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