rotate-mobile
Cronaca

Hera, previsti 63 milioni di euro di investimenti nel riminese

Presentato il Piano industriale della multiutility: ecosistema, circolarità e tecnologia sono le priorità strategiche

Ecosistema, circolarità e tecnologia sono le priorità strategiche del Piano industriale al 2022 di Hera, presentato ieri dall’Amministratore Delegato Stefano Venier ai sindaci dei comuni riminesi serviti. Un Piano che, con circa 3,1 miliardi di investimenti (di cui quasi 63 milioni nel riminese), in aumento di circa 250 milioni rispetto al precedente documento strategico, conferma un forte impegno del Gruppo a investire sui territori di riferimento per fornire servizi sempre più innovativi e di qualità, nonostante uno scenario caratterizzato da una complessità crescente (nel prossimo quadriennio, ad esempio, il Gruppo affronterà le gare per l’assegnazione dei servizi regolati in gran parte dei territori attualmente presidiati), in continuità con un ininterrotto percorso di crescita lungo 16 anni. L’attenzione per il territorio è rafforzata da una politica dei dividendi che crea un valore in crescita per gli azionisti: il dividendo per competenza, a 10,0 centesimi nel 2019, è previsto salga a 10,5 negli anni 2020 e 2021 e a 11 centesimi nel 2022 (+16% rispetto all’ultimo dividendo erogato a giugno 2018, 9,5 centesimi).

Nei sedici anni dalla nascita del Gruppo Hera la multiutility ha investito circa 340 milioni nella sola area di Rimini. Qui, gli investimenti diretti nel quadriennio 2019/2022, sommati a quelli effettuati nel 2018, saranno pari a circa 63 milioni, di cui oltre 16 milioni pianificati per l’anno in corso. La quota sarà così ripartita: 48,6 milioni nel servizio idrico (reti, fognature, depurazione) e 14,4 milioni nell’ambiente. Di seguito i principali progetti.

Piano per la salvaguardia della balneazione
Realizzato da Hera e dal Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO), che rappresenta è la più grande opera di risanamento idrico attualmente in corso in Italia, è in avanzato stato di attuazione e vedrà il grosso degli interventi conclusi entro il termine di questo piano industriale. Avviato nel 2013, è articolato in 11 interventi strutturali su condotte fognarie e impianti depurativi (7 dei quali già realizzati) con l’obiettivo di eliminare i divieti alla balneazione e ridurre del 90% l’impatto inquinante delle acque scaricate in mare in caso di pioggia, garantendo la sostenibilità del servizio idrico che, in riviera, deve far fronte ogni anno a 18 milioni di pernottamenti. Recentemente è stato completamente risanato il quinto scarico a mare (degli 11 previsti entro il 2020), il bacino Sortie di Viserba, che torna a svolgere la sua funzione originaria, ossia convogliare a mare le acque del fiume Marecchia. Inoltre sono stati recuperati oltre 20.000 metri cubi di sabbia per il ripascimento delle spiagge dei comuni costieri della provincia di Rimini, come previsto da Arpa e Servizio Tecnico di Bacino nell’ambito di un’operazione di recupero del suolo e conservazione delle coste.

Isole interrate a Rimini per l’implementazione della tariffa puntuale
Per l’implementazione della tariffazione corrispettiva puntuale (TCP) - già presente a S. Giovanni in Marignano dal 2017 e da quest’anno a Cattolica, Misano Adriatico e Coriano – è prevista la realizzazione di 4 isole interrate dotate di una tecnologia innovativa, in una zona urbana complessa come quella del centro storico del Comune di Rimini. E’ inoltre in fase di studio l’individuazione di altre posizioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hera, previsti 63 milioni di euro di investimenti nel riminese

RiminiToday è in caricamento