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Cronaca

Una casa per una vita migliore: a Rimini il modello americano "Housing First"

“Una sfida importante - spiega Gloria Lisi, Vicesindaco di Rimini con delega alle politiche abitative – per cui il Comune di Rimini ha stanziato, da qui al 2016 qualcosa come 202.500 euro"

Svelato “la Casa che Cambia”, un progetto di Housing First, finanziato dal Comune di Rimini e gestito dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la cooperativa Eucrante, la cooperativa "Fratelli è possibile", la cooperativa Madonna della Carità e l'Associazione Donarsi onlus. L’ Housing First è un nuovo modello di intervento per il contrasto alla marginalità grave. Un progetto per dare un’abitazione ai senza fissa dimora stanziali sul territorio. Dando loro una casa dove vivere, gli si dà la possibilità riappropriarsi dello status di cittadini. La casa è un punto di partenza per un percorso individuale verso l’autonomia.

“Una sfida importante - spiega Gloria Lisi, Vicesindaco di Rimini con delega alle politiche abitative – per cui il Comune di Rimini ha stanziato, da qui al 2016 qualcosa come  202.500 euro. A Rimini abbiamo deciso di intervenire in maniera particolarmente forte, proponendo un percorso, insieme alla Comunità Papa Giovanni XXIII, che ribalta completamente il percorso dei servizi di assistenza. Dare la casa, subito, ai senza tetto, in un quartiere cittadino, dentro al vivere quotidiano di un contesto sociale considerato “normale”. Dare casa, divevo, e da lì partire per costruire un percorso di progressiva autonomia. La campagna comunicativa è un momento importante di questo progetto non solo per una esigenza concreta, quella di reperire degli alloggi, ma anche e sopratutto per attivare i cittadini e farli sentire parte integranti del progetto, non solo prestatori di immobili. La sfida è grande, anche ambiziosa, come è giusto che sia, ma anche parametrata sulle grandi professionalità e l'esperienza che su questo terreno ha l'associazionismo riminese”.

Le sfide innovative per il futuro: il progetto “Housing first” - L' ”Housing First” è un modello di intervento nato negli Stati Uniti nel 1992 che prevede il rapido inserimento di persone che si trovano in condizione di grave marginalità, in abitazioni autonome al fine di offrire loro un’opportunità ma anche la responsabilità di una casa. L'idea progettuale nasce dalla riflessione che il giusto approccio è quello che mette al centro la persona quale soggetto attivo a cui dare la possibilità di abbandonare la propria condizione di marginalità.

Rimini è una delle poche (e delle prime) realtà italiane dove si sperimenterà questo innovativo intervento di carattere sociale. Il progetto vede collaborazione e la co - progettazione con i soggetti del terzo settore riconoscendo e valorizzando la loro esperienza sul territorio. In particolare, tramite istruttoria pubblica, è stato affidato l’incarico ad una rete di gestione coordinata dalla Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

Il progetto prevede il rapido inserimento abitativo di persone sole, senza fissa dimora, che si trovano da diverso tempo sul territorio comunale con problematiche di disagio psico - sociale. L’inserimento è accompagnato da un intenso lavoro di supporto e accompagnamento sociale e psicologico da parte di un’equipe multi professionale. Il progetto prevede l’acquisizione, da parte del soggetto del terzo settore che si occuperà della realizzazione di un parco alloggi di circa 10 unità distribuiti in varie zone della città.

Tra le azioni previste quella di individuare un numero di alloggi utili alla realizzazione del progetto sia per quantità che per tipologia. E' previsto inoltre l'accompagnamento all’inserimento negli appartamenti; il supporto sociale, psico - sociale e psicologico; un supporto legale in caso di necessità. Previste inoltre la promozione delle relazioni e accompagnamento ai servizi territoriali; e la definizione di strumenti per la misurazione delle azioni dell’intervento sperimentale che consenta la valutazione dell’efficacia dello stesso. Il Comune di Rimini metterà a disposizione del progetto un contributo totale di 202.500 euro, di cui 22.500 per il 2014 e 90.000 annui per il 2015 e il 2016.

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