rotate-mobile
Cronaca

I messaggi di Mattarella e del Papa aprono il 40esimo Meeting

"Fu guardato e allora vide, se non fosse stato guardato, non avrebbe visto". Con queste parole di sant’Agostino papa Francesco nel suo messaggio legge il titolo del quarantesimo Meeting per l’amicizia fra i popoli

"Fu guardato e allora vide, se non fosse stato guardato, non avrebbe visto". Con queste parole di sant’Agostino papa Francesco nel suo messaggio legge il titolo del quarantesimo Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si inaugura domenica 18 agosto nella Fiera di Rimini con il titolo "Nacque il tuo nome da ciò che fissavi". "Come l’uomo può ritrovare sé stesso e la speranza? - scrive Papa Francesco - Non può farlo solo attraverso un ragionamento o una strategia. Ecco allora il segreto della vita, quello che ci fa uscire dall’anonimato: fissare lo sguardo sul volto di Gesù e acquistare familiarità con Lui. Guardare Gesù purifica la vista e ci prepara a guardare tutto con occhi nuovi".

Nel suo messaggio il Papa cita l’Innominato di Manzoni e gli episodi evangelici di Zaccheo e della Veronica, da cui la poesia di Karol Wojtyla che ha ispirato il titolo di questa edizione. "In un’epoca dove le persone sono spesso senza volto, figure anonime perché non hanno nessuno su cui posare gli occhi, la poesia di San Giovanni Paolo II ci ricorda che noi esistiamo in quanto siamo in relazione - scrive papa Francesco, auspicando infine che il Meeting - sia sempre un luogo ospitale, in cui le persone possano “fissare dei volti”, facendo esperienza della propria inconfondibile identità. È il modo più bello per festeggiare questo anniversario".

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio sottolinea che il Meeting è "una preziosa occasione di incontro, di scambio di esperienze e di crescita culturale" e legge il titolo di questa edizione come "una riflessione sull’umanità dell’uomo, sulla relazione necessaria con l’altro, sul formarsi della comunità, sul dialogo incessante tra la fede personale e la storia". Secondo il presidente Mattarella "è necessario affrontare il nuovo con coraggio, senza nostalgie paralizzanti, conservando sempre spirito critico e apertura a chi ci è prossimo. Ripartire dalla persona è un percorso di crescita e di liberazione a cui siamo continuamente richiamati".

Sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai Uno la Santa Messa che domenica aprirà il Meeting. A presiederla sarà il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. A concelebrare sono attesi monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, monsignor Ivan Jurkovič, Osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite a Ginevra, don Roberto Battaglia, assistente ecclesiastico diocesano della Fraternità di Comunione e liberazione di Rimini, don Stefano Alberto, docente di Teologia all’Università Cattolica di Milano. Due i cori che parteciperanno alla liturgia: il coro di Comunione e liberazione di Rimini diretto da Anastasia Gemmani e il Coro internazionale San Nicola diretto da Guya Valmaggi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I messaggi di Mattarella e del Papa aprono il 40esimo Meeting

RiminiToday è in caricamento