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Cronaca

"Igor il russo" catturato in un conflitto a fuoco, l'annuncio del Ministro a Rimini

Il latitante arrestato in Spagna dopo una sparatoria in cui sono morte tre persone tra cui due militari della Guardia civil

"Abbiamo mantenuto un piccolo patto d'onore preso". A Rimini per la firma del Patto per la sicurezza, il ministro dell'Interno, Marco Minniti, commenta l'arresto di Igor "il russo" di venerdì mattina a 200 chilometri da Saragozza in Spagna. Il tutto dopo "un drammatico conflitto a fuoco" nel quale hanno perso la vita due agenti della Guardia civil e un civile. A loro e ai familiari va il pensiero del titolare del Viminale e alle Forze dell'ordine e Istituzioni spagnole il ringraziamento per la "cooperazione in una situazione drammatica". L'arresto è il frutto di una pista investigativa dei Carabinieri, ricostruisce, un reparto del Ros aveva segnalato il possibile covo, "l'azione non è mai cessata. Gratitudine all'Arma dei Carabinieri per impegno, professionalità e volontà di non mollare" e al coordinamento della Procura di Bologna. L'arresto, conclude, conferma "la pericolosità del soggetto. Spagna e Italia si sentono vicinissime".

Preso in Spagna Igor “il russo” (che in realtà è serbo). Norbert Feher, il killer di Budrio (in provincia di Bologna) latitante da mesi, è stato arrestato, fanno sapere i Carabinieri, dopo una sparatoria in cui sono morte tre persone tra cui due militari della Guardia civil. E’ accaduto nella zona di El Ventorrillo, compresa tra le città di Terruel in Andorra ed Albacete del Arzobispo. La Procura di Bologna, coordinando i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva già da tempo avviato mirate attività di indagine tramite rogatoria in Spagna, avendo avuto riscontro a seguito delle indagini svolte della presenza del latitante.

In questa prospettiva, oltre a specifiche attività in Serbia, Austria e Francia (grazie alla fruttuosa collaborazione ed alla grande disponibilità degli organi competenti) si erano svolti numerosi incontri di coordinamento con le autorità di polizia spagnole, sin dall’estate, anche con trasferte ed attività tecniche e dinamiche direttamente svolte sul territorio spagnolo, di concerto con gli organi di polizia spagnoli. Tali attività sono state peraltro agevolate dalle attività di coordinamento di Eurojust e di supporto della Dcsa. L’arresto di Igor il russo e’ avvenuto “in un’area che noi avevamo indicato”. Così il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, a margine della presentazione del calendario Cites, commenta l’arresto in Spagna del pericoloso criminale. “In realtà stiamo aspettando l’ultima conferma per capire che si tratti effettivamente di lui- precisa Del Sette- anche se riteniamo che quasi certamente lo sia. E’ stato arrestato dopo un drammatico conflitto a fuoco e dopo una caccia in tutta l’area”.

Con il Ros e i due comandi provinciali, prosegue, “eravamo in Spagna, ma anche in Austria e Serbia. Non abbiamo mai mollato un giorno la ricerca di questo pericolosissimo individuo, gli ultimi sviluppi- conclude il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri- hanno dimostrato quanto sia effettivamente pericoloso e che grosso peccato sia stato metterlo in libertà nel 2015 quando ancora doveva scontare degli anni di galera”.

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