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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Il blitz alla Casa della Luce: "Malati plagiati dal santone e guaritore Mehaleon"

Emersi nuovi dettagli su Tristano Onofri che asseriva di liberare i suoi adepti da ogni tipo di malattia

Un'attività di indagine partita da alcune segnalazioni di un continuo via vai in quella che era definita "La casa della luce" e, successivamente, l'arrivo della troupe di Striscia la Notizia, con l'inviato Moreno Morello. Così i carabinieri della Compagnia di Rimini sono arrivati a Tristano Onofri, l'ex stilista 76enne meglio conosciuto come Mehaleon, e alla sua attività di santone e guru. L'uomo, indagato per truffa ed esercizio abusivo della professione medica, era particolarmente geloso della sua privacy e di quanto avveniva nella struttura di Bellaria tanto che, ogni persone che entrava, veniva perquisita con un metal detector per individuare eventuali apparecchiature per riprendere di nascosto i riti.

Il materiale sequestrato nella "Casa della luce" di Mehaleon

Decine e decine erano le persone che si rivolgevano al Mehaleon e, i vicini di casa, avevano già segnalato ai carabinieri come, dalla villetta, uscivano urla agghiaccianti. In parallelo coi militari del'Arma, anche Striscia la Notizia si era interessata alla vicenda e, il primo intervento ufficiale degli inquirenti avvenne a ottobre su segnalazione degli stessi seguaci del guru infastiditi dalla presenza di Morello. Onofri, ufficialmente pensionato, si era a sua volta rivolto ai carabinieri di Bellaria e, oltre a regalare un suo libro autografato, spiegando che la sua attività era senza scopo di lucro e tutte le offerte volontarie servivano a scavare dei pozzi d'acqua in Uganda.

Blitz dei carabinieri nella "Casa della luce" del santone Mehaleon

Di fatto, però, anche attraverso i suoi scritti il sedicente guaritore invitava gli adepti a sospendere le cure mediche e a sottoporsi ai suoi riti. Onofri, residente a Düsseldorf, si affidava ai membri del suo staff che, una volta raccolto un buon numero di seguaci in tutta italia, lo chiamavano a Bellaria per eseguire le cerimonie. La villetta di via Carducci, blindata e sorvegliata dalle telecamere, era al centro del rito di Mehaleon che, attraverso due persone utilizzate come medium, interagiva col demonio convincendolo a lasciare il corpo della persona malata.

Secondo gli inquirenti tutti gli adepti, provenienti da tutta Italia, venivano plagiati e convinti di riottenere la vista o guarire da malattie, anche molto gravi, tutte dovute alla presenza del diavolo. A Mehaleon venivano portati anche dei bambini affetti da autismo e, nel blitz dei carabinieri di domenica, sono stati trovati un neonato di pochi mesi e quattro ragazzini. Tra imposizioni delle mani e salmodiari vari, secondo quanto ricostruito dai carabinieri il medium iniziava la sua sceneggiata e, alla fine, scacciava sia il maligno che la malattia.

Ufficialmente la "Casa della luce" apparterrebbe a una Onlus ma, al momento, l'esistenza di questa organizzazione è ancora al vaglio dei carabinieri. I 2mila euro, trovati dai militari dell'Arma nella perquisizione di domenica, secondo i seguaci di Onofri sarebbero le offerte libere lasciate dagli adepti ma, per gli inquirenti, sarebbero il provento della quota fissa associativa e il contributo "volontario" di 50 euro per assistere al rito ma non sarebbero mai state fatte ricevute per il denaro incassato.

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