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Cronaca Riccione

Il Cocoricò si mette in regola: pagati gli arretrati Tari e capodanno salvo

La "pace fiscale" con l'amministrazione comunale della Perla Verde arrivata dopo il pagamento dei 12mila euro che mancavano

"Pace fiscale" e Capodanno salvato. Il Cocoricò di Riccione sotterra l'ascia di guerra contro l'amministrazione guidata dal sindaco Renata Tosi e, dopo le notizie sulla sospensione della licenza alla celebre discoteca, gli amministratori della piramide hanno saldato il conto della Tari. La bomba era scoppiata lunedì scorso quando, come il Comune aveva annunciato, era arrivato lo stop alla musica nei confronti del locale che non aveva pagato la tassa sui rifiuti. Una sospensione, quella della licenza, che aveva messo in seria difficoltà la discoteca alle prese con la programmazione degli eventi di Capodanno. Fabrizio De Meis, patron del Cocoricò, in un primo momento aveva puntato sulla linea dura, "riteniamo questo Regolamento comunale, incoerente ed incostituzionale e denunceremo il Comune", per poi ammorbidire la posizione. Conti alla mano, secondo l'amministrazione comunale la discoteca doveva alle casse della Perla Verde 80mila euro di Tari per gli anni dal 2016 al 2018, di questi soldi erano state versate due rate per 18mila euro e, all'appello, mancava la terza tranche da 12mila che aveva fatto scattare il provvedimento. Saldata la rata, il locale potrà tornare ad accendere la piramide.

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