Il Consiglio di Stato decide sulla sorte dell'aeroporto "Fellini" di Rimini

L'ufficialità arriverà con ogni probabilità tra questa notte e domani mattina. Ma il Consiglio di Stato, in merito al ricorso presentato da Enac alla sentenza del Tar dell'Emilia-Romagna che annulla l'aggiudicazione dell'aeroporto Federico Fellini di Rimini ad Airiminum, pare abbia accettato la richiesta di sospensiva degli effetti. Che avrebbe obbligato l'Ente a rientrare subito in possesso dello scalo. Ma per conoscere cosa abbia deciso nel merito del ricorso potrebbe volerci qualche mese in più. "Domani sapremo qualcosa, ci difende l'avvocatura dello Stato e ci informera'", conferma il presidente di Enac, Vito Riggio, che non ha sostanziali novità nemmeno sulla situazione dello scalo di Forlì. "Tutta la Romagna è complicata", chiosa. Riggio chiederà comunque conto della situazione del Ridolfi nella prossima riunione del cda dell'ente in calendario lunedi' prossimo 21 novembre per affrontare il bilancio.

Intanto sulla vicenda del crac di Aeradria il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaella Sensoli, presenta una interrogazione per chiedere alla giunta di "valutare l'opportunità di costituirsi parte civile nell'eventuale processo per il fallimento", dato che, attacca, la "condotta scellerata di amministratori pubblici e privati ha provocato un grave danno per tutto il territorio e mandato all'aria gli investimenti della Regione. Non si può restare indifferenti".

I capi d'accusa per gli indagati, tra cui il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il suo predecessore, Alberto Ravaioli, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, gli ex della ella Provincia, Stefano Vitali e Ferdinando Fabbri, e i vertici della società, vanno dal falso in bilancio al ricorso fraudolento al credito, passando per l'abuso d'ufficio, la truffa aggravata ai danni dello Stato e l'associazione per delinquere.

(Agenzia Dire)