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Il Coronavirus non ferma il traffico di droga: arrestata all'uscita dell'autostrada

Non c’è disposizione anticontagio che tenga quando c’è da muovere stupefacente da immettere sul mercato dello spaccio

Non c’è disposizione anticontagio che tenga quando c’è da muovere stupefacente da immettere sul mercato dello spaccio. Questo è quanto riscontrato nel pomeriggio di venerdì dai militari della Tenenza di Cattolica che hanno tratto in arresto una 26enne riminese sorpresa mentre trasportava 1110 grammi di eroina a bordo della propria auto.

I carabinieri, impegnati nelle attività di controllo del territorio provinciale per verificare il rispetto delle norme di contenimento dell’atroce pandemia, sono stati attirati, nel transitare presso lo svincolo autostradale di Rimini sud, dal passaggio di una vecchia Peugeot, proveniente dall’autostrada e condotta dalla donna. Immediatamente fermata per avere contezza delle ragioni che l’avevano portata a varcare le barriere autostradali riminesi, la donna ha prima dichiarato di essere in rientro da Bologna dove si era recata per lavoro; ma poi le sue scuse hanno iniziato a vacillare davanti alle pressanti domande degli investigatori, che hanno notato un particolare stato di agitazione.

Le incongruenze e le contraddizioni hanno così spinto gli uomini dell’Arma cattolichina ad approfondire il controllo e a sottoporre la donna a perquisizione. Spiegata così tanta agitazione: la donna trasportava due panetti di eroina nella borsa per un totale di 1110 grammi, e nessuna giustificazione è stata resa ai militari che hanno assistito a un profondo silenzio della ragazza. Immediatamente dichiarata in arresto, la donna è stata poi accompagnata presso il carcere di Pesaro, in attesa della convalida del provvedimento.

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