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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Tar del Lazio si dichiara incompente sul ricorso per il bando del "Fellini"

I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno rinviato le richieste del Costituendo RTI tra Consorzio per lo sviluppo dell’Aeroporto di Rimini – San Marino e Consorzio abn a&b network sociale Società Cooperativa Sociale ai colleghi dell'Emilia Romagna

Ha avuto luogo venerdì mattina a Roma la prima udienza dinanzi al TAR Lazio a seguito del ricorso presentato dal Costituendo RTI tra Consorzio per lo sviluppo dell’Aeroporto di Rimini – San Marino e Consorzio abn a&b network sociale Società Cooperativa Sociale, con la richiesta sia di nullità della procedura di gara sia di illegittimità del provvedimento di
aggiudicazione per mancata esclusione di Airiminum 2014 srl dal procedimento di gara. L’annullamento della gara è stato richiesto a causa di “una serie di anomalie che hanno rilevanza giuridica, tanto da configurare vizi invalidanti del procedimento e della intera procedura di gara”. La richiesta di sanzionare l’illegittimità del provvedimento di aggiudicazione per mancata esclusione di Airiminum 2014 srl è conseguente all’accesso effettuato agli atti di gara, che “ha portato alla luce profili di illegittimità del provvedimento di aggiudicazione pronunciato a favore di Airiminum 2014 srl, nello specifico con riguardo al verbale di sopralluogo e alle referenze bancarie che l’aggiudicatario ha trasmesso alla stazione appaltante”.

Il TAR del Lazio ha esaminato in via preliminare l’istanza di sospensione della gara e si è ritenuto non competente territorialmente, indicando nel TAR Emilia Romagna l’organo giurisdizionale competente; questa decisione evidenzia un ulteriore aspetto problematico del bando di gara, che indicava espressamente nel TAR Lazio l’organismo responsabile delle
procedure di ricorso. Risulta peraltro, da altre fonti, che la anche curatela fallimentare di Aeradria ha in corso una procedura di impugnazione del bando di gara, in questo caso presso il TAR Emilia Romagna, motivata dalla mancata valorizzazione nel bando stesso degli asset di Aeradria. L’istanza di sospensione sarà pertanto ri-presentata entro i 30 giorni di legge al TAR Emilia Romagna da parte del Consorzio, chiedendo che “ si adottino le cautele indispensabili ad evitare il compimento di gravi abusi, come la formalizzazione e costituzione di un rapporto concessorio invalido, illegittimo, insidioso per l’interesse pubblico”.

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