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Cronaca

Immigrati, con il Decreto Salvini standard di accoglienza più bassi. In aumento gli italiani in difficoltà

Il vicesindaco Gloria Lisi ha evidenziato la difficoltà di reperire alloggi anche per i migranti perfettamente integrati

Un tavola rotonda per ragionare e riflettere sulla situazione in provincia degli immigranti, ma non solo. Presieduto dal Prefetto, si è riunito martedì il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, sono state messe in luce problematiche, su cui poter corrispondere anche attraverso future pianificazioni. Dopo aver fatto espresso riferimento al tessuto sociale territoriale che conferma caratteristiche di generosità, il Prefetto ha evidenziato come quella attuale – dopo i decreti promulgati con i Ministri Minniti e Salvini – possa essere considerata una fase di transizione in attesa di nuovi orientamenti.

Dai corridoi umanitari - dei quali il Prefetto ha sempre sottolineato l’importanza strategica – agli accordi con i partners europei, sono infatti diversi i punti cardine da fissare, attorno ai quali far ruotare la strutturazione dell’intero sistema di accoglienza. Allo stato resta però intatta la necessità, già a partire dai primi mesi del 2020, di avviare le procedure per un nuovo Bando – con le condizioni fissate dal Decreto Salvini - finalizzato all’attribuzione dei posti per i Centri di Accoglienza Straordinaria. Nel corso dell’incontro, il Vice Sindaco di Rimini dopo aver compiuto un breve excursus sulle prospettive del tavolo che alla sua genesi di circa un decennio fa si occupava di situazioni totalmente diverse, si è soffermata, in particolare, sulla necessità di procedere con un programma che possa accedere alle risorse in modo integrato ai diversi bandi, in modo da poter proseguire in un’azione di accoglienza qualitativamente valida.

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In tale prospettiva la dott.ssa Lisi ha riferito dell’accordo per la partecipazione ai bandi e per una comune progettazione raggiunto a livello regionale attraverso la forte azione dell’Anci (n.d.r. l’accordo interesserà tutte le province emiliano-romagnole, fatta eccezione per il capoluogo di regione). Il Vice Sindaco, dopo aver evidenziato la difficoltà di reperire alloggi anche per i migranti perfettamente integrati, ha altresì annunciato di essere tra i promotori di un’iniziativa di richiesta – sempre a livello regionale - di una newsletter tra tutti i soggetti coinvolti in materia di accoglienza. Il rappresentante della Regione Emilia Romagna, nel rimarcare l’accordo raggiunto sui progettidi sistema ha fatto riferimento all’esigenza di interconnettere tutte le risorse (FAMI, FSE, etc.) sia in relazione ai finanziamenti che agli attori dei progetti.

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Lo stesso esponente ha riferito della volontà di cercare di pervenire ad una linea di azione standard tra le Regioni. Il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha, invece, rappresentato le problematiche del mondo scolastico che – seppur fortemente impegnato su un fronte di inclusione – deve affrontare situazioni complesse (come ad esempio l’esigenza di avere sempre più mediatori linguistici) e, per tale motivo, sta verificando la possibilità di ricorrere ad alcuni Istituti che facciano da “polo” per affrontare in maniera organica le difficoltà insorgenti. Sul versante dei gestori dei Centri di Accoglienza Straordinaria è emersa la preoccupazione in ordine alle condizioni che saranno previste nel prossimo bando, per le quali viene unanimemente rilevata l’impossibilità di mantenere gli attuali standard qualitativi, attesi gli importi ridimensionati correlati alle presenze giornaliere dei singoli ospiti. Nel confermare il problema abitativo che colpisce anche gli immigrati in regola, è stato rilevato come stia crescendo il numero degli italiani che chiedono di essere assistiti. La parte sindacale ha, invece, richiamato l’attenzione sullo sfruttamento dei lavoratori immigrati che anche in questa provincia non manca e sul fronte della prostituzione che si manifesta attraverso varie modalità. Sui temi trattati il Prefetto ha annunciato l’intento di costituire, già a partire dai primi mesi del 2020, tavoli tecnici volti ad esaminare specifiche tematiche e a favorire ogni possibile azione di stimolo possa essere esercitata dalla Prefettura anche verso gli organismi centrali.

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