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In troppi ignorano le bandiere rosse e si tuffano nel mare agitato, Frisoni: "Serve più attenzione"

L'assessore al Demanio: "Fonte di rassicurazione poter contare sulla professionalità e le capacità degli uomini e delle donne in servizio sull'arenile"

Le onde del mare sono un richiamo irresistibile per i bagnanti ma, come è successo nell'ultimo fine settimana, in troppi hanno ignorato le bandiere rosse e il divieto di balneazione avventurandosi in acqua e rischiando di annegare. Due giorni di superlavoro per i marinai di salvataggio che, lungo tutta la costa, hanno vigiliato sulla sicurezza di residenti e turisti ma che allo stesso tempo sono dovuti intervenire per portare in salvo chi si è trovato improvvisamente in difficoltà. “Il mare molto agitato di ieri non ha fermato i bagnanti, in particolare i più giovani, che in tantissimi hanno sfidato le onde nonostante le bandiere rosse ad indicare il divieto di balneazione - ha dichiarato l'assessore al Demanio di Rimini, Roberta Frisoni. - Complice il sole e le alte temperature del pomeriggio, molti si sono fatti tentare dall’acqua concendendosi un tuffo spingendosi distanti dalla riva, con troppa incoscienza e inconsapevolezza non solo dei rischi per se stessi, ma anche per coloro che ogni giorno vigilano sulla loro incolumità, dalle torrette e dai mosconi. Anche ieri infatti sono stati continui i fischi e i richiami dei bagnini di salvataggio, a cui va il mio il mio più sincero ringraziamento per l’ennesima giornata di super lavoro, durante la quale sono stati protagonisti di molteplici interventi su tutta la costa riminese. Nella gran parte dei casi sono stati chiamati a soccorrere e aiutare ragazzi giovanissimi, in acqua forse mossi dalla convinzione di essere invulnerabili, nonostante le cronache purtroppo raccontino che così non è".

"E non a caso - aggiunge l'assessore - anche oggi i quotidiani raccontano che in più di una circostanza l’apporto dei salvataggi si è rivelato provvidenziale. Se è fonte di rassicurazione poter contare sulla professionalità e le capacità degli uomini e delle donne in servizio sull'arenile, è evidente come sia indispensabile metterli nelle condizioni di lavorare al meglio, senza sovraccaricarli di incombenze che si potrebbero tranquillamente evitare se ci fosse una diffusa adesione alle regole basilari dello stare in spiaggia e del vivere in mare in piena sicurezza. Dobbiamo tutti cercare di prestare più attenzione, la sicurezza passa qui, come in tante altre circostanze, anche dai nostri comportamenti. A qualunque età bisogna prestare attenzione alle condizioni del mare, così come i genitori devono tenere d’occhio i più piccoli. Le nostre spiagge hanno veramente un ottimo servizio di salvamento, ma è fondamentale non avventurarsi in situazioni che possono mettere a rischio la propria incolumità e quella di altri”.

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