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Cronaca

Incredibili scoperte di un gruppo di speleologi riminesi nelle grotte albanesi

Scoperte 3 nuove grotte inesplorate per un totale di oltre un chilometro di nuovi ambienti investigati

Gli speleologi riminesi del Gruppo Grotte Ariminum, del Club Alpino Italiano Sezione di Rimini, Fabio Canghiari e Renato Placuzzi facenti parte della Spedizione Speleologica in Albania insieme ai faentini Ivano Fabbri e Katia Poletti e ai bolognesi Michele Sivelli e Lidia De Vido accompagnati in loco dall'amico e interprete albanese Etmond Cauli, sono rientrati sabato 23 giugno, con un volo diretto Tirana-Bologna, dopo una settimana di intense esplorazioni ipogee nella provincia di Elbassan in Albania. Il gruppo di esploratori ha continuato le ricerche di nuove cavità individuate nei mesi di gennaio e aprile. L'area di studio ha una superficie due volte più grande del parco regionale della Vena del Gesso romagnola, circa 50 chilometri quadrati e per la prima volta è stata investigata dagli speleologi. I risultati di questa nuova piccola spedizione sono stati sorprendenti, 3 nuove grotte esplorate per un totale di oltre un chilometro di nuovi ambienti investigati. Una è stata scesa per oltre 200 metri di profondità poi gli speleologi si sono dovuti fermare su di un pozzo da 40 metri per mancanza di corde. Un'altra enorme grotta è stata scoperta ma gli speleologi non hanno potuto procedere all'esplorazione perché all’interno sono stati trovati oltre diecimila pipistrelli con i cuccioli appena nati. Per non arrecare loro alcun tipo di disturbo si è deciso di rimandare le esplorazioni in un altro periodo dell'anno.

Incredibili scoperte di un gruppo di speleologi riminesi

Un'altra grotta con ambienti sotterranei molto vasti ha riservato una sorpresa molto interessante dal punto di vista paleontologico, è stato scoperto un antico teschio di un grosso mammifero completamente inglobato in una stalagmite, saranno gli esperti dell'università di Tirana che dovranno accertarne l'età. Con queste nuove osservazioni gli speleologi hanno ora la certezza che questi nuovi ambienti esplorati sono legati alla presenza di grandi fiumi sotterranei di acque sulfuree. Per fare un esempio molto famoso gli speleologi si trovano di fronte allo stesso tipo di erosione che ha generato le spettacolari grotte di Frasassi nelle Marche. Queste nuove scoperte potranno rivelarsi molto preziose per promuovere un turismo speleologico che potrebbe cambiare l'assetto economico di un'intera comunità che ancora vive in questo angolo di Albania. Tutte queste informazioni, fotografie, rilievi verranno trasmesse nei prossimi giorni alle autorità universitarie di Tirana, con le quali gli speleologi faentini, riminesi e bolognesi mantengono un rapporto di collaborazione ultra decennale.

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