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Cronaca

Ipotesi premeditazione: Loris Stecca si era portato il coltello da casa per infierire sulla socia

Si complica il quadro indiziario contro Loris Stecca, il pugile che resta in carcere a Rimini da venerdì sera, da quando cioè il campione del mondo di pugilato è stato arrestato in flagrante dalla squadra mobile per il tentato omicidio di Roberta Cester, 48 anni di Mestre, socia nella palestra di Viserba

Si complica il quadro indiziario contro Loris Stecca, il pugile che resta in carcere a Rimini da venerdì sera, da quando cioè il campione del mondo di pugilato è stato arrestato in flagrante dalla squadra mobile per il tentato omicidio di Roberta Cester, 48 anni di Mestre, socia nella palestra di Viserba. Al ex campione, infatti, potrebbe essere mossa l’aggravante della premeditazione, col risultato di aggravare pesantemente la sua posizione. Infatti, il coltello con cui è stato sferrato il colpo Stecca se lo sarebbe portato addirittura da casa, quindi – per le accuse - con una possibile intenzione di uccidere.

Stecca, sabato mattina ha visto il suo difensore di fiducia, e aspetta di essere ascoltato dal Gip per l'interrogatorio di garanzia. La donna, ferita al fianco con un coltello da cucina con una lama di 31 centimetri, è fuori pericolo. Operata d'urgenza venerdì sera ha riportato una lesione al colon ma il coltello non ha perforato organi vitali. Stando a quanto detto dallo stesso Stecca nelle ore successive all'arresto, il tentato omicidio sarebbe stato compiuto con un coltello portato da casa, secondo quanto riporta l’Ansa. Il sostituto procuratore, Gemma Gualdi, che sta indagando sul caso, potrebbe quindi contestare anche la premeditazione.

Loris Stecca arrestato per tentato omicidio

Ci sono inoltre le testimonianze di quattro frequentatori della palestra: secondo la polizia il litigio tra Stecca e la socia era iniziato già in mattinata verso le 12. La donna poco prima aveva discusso con un istruttore di kick-boxing per il riscaldamento nella sala degli allenamenti. L'istruttore, minacciando di portarsi via gli attrezzi aveva litigato con la donna, che aveva chiesto una prima volta l'intervento di una volante. Ma all'arrivo della Polizia la cosa si era già risolta bonariamente. Stecca era arrivato in palestra pochi minuti dopo il litigio e approfittando della scusa degli attrezzi, lasciati fuori al piano terra dall'istruttore di kick-boxing, aveva invitato la donna a sporgersi dal ballatoio del piano rialzato con l'intenzione di spingerla di sotto. Secondo gli inquirenti, il pugile avrebbe tentato di prendere la donna dalle gambe per sollevarla ma si sarebbe fermato per il mal di schiena.

Spaventata, la 48enne aveva chiamato nuovamente la Polizia ma all'arrivo della volante non aveva sporto denuncia. Alle 16 del pomeriggio di ieri, invece, Stecca ha affrontato la socia seduta alla scrivania dell'ingresso della palestra, e sempre dalle spalle l'ha prima cinta con le braccia e quando questa si è alzata affrontandolo di petto, l'ha colpita col coltello. Poi ha lasciato la lama conficcata nell'addome della vittima e si è allontanato. Fermato da alcuni testimoni, in palestra c'erano una ventina di persone in quel momento, si è rifugiato al piano inferiore dello stabile e ha atteso la polizia che l'ha trovato in stato confusionale.

Accoltellamento alla palestra "Loris Stecca"

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