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Cronaca

Kate Fretti: "Non mi mancano le corse: serve una passione che non ho più"

La fidanzata del Sic fa il punto sui progetti della Fondazione Marco Simoncelli: "In settembre inaugureremo il centro diurno di Santa Marta a Coriano"

A sette anni dalla morte del “Sic”, Marco Simoncelli, tragicamente scomparso sull’asfalto di Sepang, in Malesia, durante il Gran Premio del 23 ottobre 2011, i suoi amici tornano a festeggiare il compleanno del campione di Coriano e, mai come in questa occasione, ci si accorge di quanto sia ancora straordinariamente vivo il suo ricordo. In tantissimo lo hanno acclamato sulle piste di tutto il mondo, altrettanti lo hanno pianto dopo l’incidente a quella curva maledetta e, ancora di più, lo portano nel cuore per il suo talento unito a quella grande umanità, con una dose di “pazzia” tutta romagnola, che lo ha sempre contraddistinto. 

Alla vigilia di “Buon Compleanno Sic”, la manifestazione fortemente voluta da papà Paolo e mamma Rossella per ricordare con tutti gli amici Marco, è anche il momento per tracciare un bilancio di quanto la Fondazione intitolata a Simoncelli ha fatto e sta facendo per gli altri. Progetti in tutto il mondo, dal 2013 ad Haiti c’è la struttura “Casa San Marco” destinata ad accogliere i bambini disabili, ma anche nella sua Coriano dove, a partire dallo scorso anno, sta prendendo forma il centro diurno che accoglierà persone disabili e bisognose di rieducazione. Al centro di questi progetti c’è Kate Fretti, la fidanzata di Marco, che attraverso la Fondazione a lui dedicata si occupa di portare avanti il ricordo del pilota.

Kate, partiamo dalla fine: a che punto è la costruzione del centro diurno di Santa Marta?
I lavori sono a buon punto e lo inaugureremo questo settembre in occasione della tappa della MotoGp al Misano World Circuit intitolato a Marco. E' stata una grande fatica, durata oltre tre anni tra la raccolta di fondi e la sua costruzione. Su questo progetto ci abbiamo lavorato moltissimo e, all'inizio, avevo molta paura perchè lo ritenevo molto ambizioso. E' stata la forza di Paolo a spingerci tutti quanti ad andare avanti e, alla fine, credo che si tratti di un altro miracolo fatto da Marco.

Ci sono altri progetti sulla griglia di partenza della Fondazione?
Ne stiamo valutando diversi ma, al momento, vogliamo concentrarci sulla fine dei lavori a Santa Marta e sulla sua inaugurazione. Poi vedremo il da farsi ma, Paolo, vorrebbe molto aiutare i bambini autistici. Non dimentichiamoci, inoltre, che continuiamo a seguire quelli già conclusi come la struttura “Casa San Marco” ad Haiti, dove collaboriamo con la Fondazione Francesca Rava, la cui testimonial è Martina Colombari che, spesso, si reca sull'isola a visitarla e ci invia le foto.

Oltre alla Fondazione, come procede il tuo impegno per la Sic58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli?
Durante questa stagione continuerò a seguire il blog sul sito, raccontando come si sono svolte le gare, ma ho deciso di non seguire più la squadra in giro per il mondo. Ho dovuto scegliere tra loro e la Fondazione e ho preferito dedicarmi più alla seconda. Non mi manca il mondo delle corse: per rimanere in quell'ambiente serve una passione che non ho più.

Siamo alla vigilia della settima edizione di "Buon Compleanno Sic", cosa ti aspetti da questa serata?
E' sempre una cosa incredibile assistere a questo evento, con tanti amici e tifosi di Marco che si danno appuntamento per ricordarlo. Per l'edizione 2018, inoltre, torniamo a Rimini dove c'è stato il primo appuntamento ed è ancora più emozionante sapere che in tutte queste persone il Sic continua a vivere e a regalare emozioni.

Quali sono i prossimi appuntamenti della Fondazione?
Il prossimo 17 marzo ci sarà la tradizionale gara di Slalom a Pian del Bobbio. Poi ci stiamo organizzando per la settima edizione del Motomemorial Marco Simoncelli, dal 28 al 29 aprile, a Coriano.

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