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Cronaca

La fine del pirata Giulio Lolli, arrestato dalle forze speciali libiche

L'avventuriero che è ritenuto il responsabile di una lunga serie di truffe era fuggito dall'Italia

Le sue ultime notizie risalivano alla fine dell'estate quando Giulio Lolli, fuggito in Libia e latitante da sette anni dall’Italia, l’ex broker di Rimini Yacht che si guadagnò l’ovvio soprannome di “Pirata”, si era fatto intervistare da Barbara Ciolli di Lettera43.it con il suo nuovo appellativo. Ora infatti è “Capitan Karim” e “guida le navi delle forze speciali libiche, in missione tra migranti e sfollati”. Quanto a dire: il flusso di disperati che fuggono dalle coste africane dipenderebbe anche da lui. Nella giornata di oggi, tuttavia, Lolli sarebbe stato arrestato dalle forze speciali libiche e trasferito in un carcere di massima sicurezza. L'avventuriero 52enne, tuttavia, non sarebbe finito in manette per i reati commessi in Italia ma non è da escludere la possibilità di un'estradizione che, fino ad oggi, è sempre stata negata. Con due mandati di cattura internazionale, emessi dalla Procura di Rimini, è stato arrestato dalle forze speciali di deterrenza “Rada”, militari che dipendono dal Ministero dell’Interno libico, lo scorso 29 ottobre, ma la notizia si è appresa solo oggi ed è stata confermata dall’autorità giudiziaria libica. Si trova nel carcere di Tripoli. Al momento non si conoscono le motivazioni del fermo dell’ex imprenditore nautico già finito nelle carceri di Gheddafi da cui era stato liberato dalle milizie ribelli alle quali si era unito per qualche tempo. A Rimini Giulio Lolli è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e estorsione.

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