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Cronaca Verucchio

La “Fira de Bagòin” si chiude con un successo per gli amanti della carne di maiale

Oltre 5.000 persone accorse a Villa Verucchio. Applaudite le novità: pranzo al sabato e serata delle famiglie. Domenica tutto esaurito

La “Fira de Bagòin”, giunta alla 29ªedizione, ha fatto segnare il record. Record di presenze, record di carne e cibo consumato. La manifestazione di Villa Verucchio, organizzata dalla Pro Loco (ad ingresso libero), già da qualche stagione è diventata una “tre giorni” dedicata in particolare alla carne di maiale, preparata in diverse maniere, ma soprattutto è l'occasione per assaporare i sapori della tradizione romagnola con tantissime specialità cucinate con passione dalle azdore volontarie della Pro Loco. L’edizione 2019 della tradizionale “Fiera del Maiale” è stata caratterizzata da una grandissima partecipazione di pubblico (almeno 5.000 persone) e dal consumo, tra vendita al dettaglio e cucina, di 18 quintali di carne, di cui ben 160 chili di ciccioli. A questi si aggiungono, ad esempio, 300 uova di tagliatelle, 30 kg di polenta e 300 uova di uova di fiocchetti. 80 gli stand ambulanti in funzione in piazza Europa, in via Marecchiese e nei dintorni della “Fira”.

Le novità proposte nell’edizione 2019 sono state tutte molte apprezzate, a partire dal pranzo del sabato, fino alla serata dedicata alle famiglie con Bimbobell Show. Successo anche il venerdì sera con la tensostruttura di piazza Europa piena ad ascoltare e ballare con i ritmi dell'orchestra Ricordo Romagnolo. Domenica tutto esaurito, con fila continua dalle 10.30 alle 15, e dalle 18 alle 22, protagonista la “smettitura del maiale” con la vendita di carne fresca e stagionata al dettaglio, mentre musica e danze sono state “regalate” dall'Orchestra Cristian Casadei. “Un ringraziamento particolare va ai 50 volontari e a tutti i collaboratori, - è soddisfatto il presidente della Pro Loco Arrigo Filippucci - senza i quali sarebbe impossibile organizzare questo tipo di eventi, veramente impegnativi dal punto economico e organizzativo”. Filippucci conclude con una annotazione: “la presenza tra i volontari di tanti giovani garantisce un bel ricambio generazionale e fanno ben sperare per il futuro di manifestazioni come la Fira de Bagòin”.

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