La Papa Giovanni denuncia lo sfruttamento delle lucciole sulle strade di Rimini
Un video, realizzato dagli operatori della Comunità, documenta la ferocia dei protettori che picchiano le prostitute
Si è svolta nella amttianta di giovedì, presso la sede della Provincia di Rimini, l'incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII per denunciare lo sfruttamento delle prositute sulle strade del sesso a pagamento. Per documentare quanto avviene tra Rimini nord e il lungomare tra Miramare e Riccione, sono state realizzate delle riprese con una telecamera nascosta. Si evince come di notte, ma anche di giorno, le ragazze si ritrovino sul marciapiede per attendere i clienti. Dalle immagini, le prostitue spiegano a chi si ferma per contrattare la prestazione sessuale che il prezzo è fisso e che non possono fare "sconti" altrimenti i protettori le picchierebbero.
+++IL VIDEO DELLE RAGAZZE SFRUTTATE+++
L'obiettivo dei video è duplice: da un lato dimostrare l'esistenza del racket che costringe e controlla le ragazze sulla strada e dall'altra evidenziare la complicità del cliente, che pur sapendo della situazione di schiavitù delle donne rimane indifferente o addirittura chiede lo sconto sul costo della prestazione. La realizzazione dei video si inserisce all'interno della campagna "Questo è il mio corp2, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII insieme a un cartello di associazioni nazionali (Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Nuovi Orizzonti, Forum delle Famiglie). La campagna per la liberazione delle donne vittime della tratta e dello sfruttamento sostiene il DDL Bini (Atto Camera 3890) che prevede lo scoraggiamento della domanda multando i clienti delle prostitute.