rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La sicurezza dei bagnanti prioritaria: sindacati e politica contro la riduzione delle torrette

A lanciare l'ipotesi era stato il Comune di Riccione sottolineando i “costi del salvamento”

 “La Regione è al lavoro per arrivare al meglio alla riapertura delle spiagge in sicurezza, ormai speriamo imminente. Una riapertura che non può prescindere dal servizio dei bagnini di salvataggio, indispensabile tanto ieri quanto oggi per una vacanza davvero safety”. In attesa che si possa dare inizio alla stagione balneare, il consigliere regionale Pd riminese Nadia Rossi interviene sulle ipotesi, diffuse nei giorni scorsi, di una riduzione del numero delle torrette di salvataggio, attraverso l’ampliamento della distanza tra una struttura e l’altra, oggi fissata a 150 metri. “Una ipotesi da archiviare – precisa la consigliera – il personale addetto a vigilare ciò che accade in mare e sulla battigia, chi presta soccorso a chi è in difficoltà, non può essere ridimensionato solo sulla base di proporzioni matematiche, pensando ad un’affluenza sulle spiagge che, realisticamente, sarà ridotta rispetto al consueto. Gli investimenti per il personale qualificato che si occupa dei salvataggi e della sicurezza dei bagnanti in mare e sulla battigia sono un’assicurazione per la salute e il benessere dei turisti e dei fruitori della spiaggia, ancor più fondamentale oggi che stiamo lavorando per vacanze safety a 360 gradi. La Regione Emilia-Romagna sta definendo le modalità per sostenere i lavoratori della spiaggia con 5 milioni di euro a fondo perduto: risorse che serviranno anche a garantire la qualità del servizio sulle spiagge e sostegno del lavoro di tutte le categorie di lavoratori impegnati in questa difficile stagione”.

Anxhe i sindacati scartano l'idea della riduzione delle torrette, avanzata dal Comune di Riccione che aveva evidenziato i “costi del salvamento”, sottolineando che "le imprese balneari, sulle cui concessioni nel dibattito pubblico sta avanzando l’ipotesi di proroga in deroga alla direttiva Bolkestein e verso le quali la Regione Emilia-Romagna ha annunciato 5 milioni di euro di contributo a “fondo perduto” hanno evidentemente sostenitori molto affiatati nell’Amministrazione Comunale della perla verde. Appare singolare che, di fronte alla grave situazione sociale che colpisce i lavoratori stagionali, come lo sono i marinai di salvataggio, il Comune riesca a prendere posizione al posto delle associazioni di categoria, spostando il dibattito sui particolari interessi d’impresa dei concessionari demaniali".

"I marinai di salvataggio - ricorda Filmcams Cgil - che, vale sempre la pena ricordare, svolgono con il loro lavoro un servizio pubblico essenziale volto a garantire il diritto delle persone, costituzionalmente tutelato, alla vita ed alla sicurezza, sono circa 50 lavoratori che con la loro professionalità sul litorale riccionese garantiscono altissimi livelli di qualità all’offerta turistica balneare nell’interesse, questo sì, collettivo. Invocare risparmi sul salvataggio equivale a voler mettere in discussione la qualità del servizio di salvamento, il reddito dei marinai di salvataggio e la loro forza lavoro.
La stagione si annuncia complessa e non ci saranno condizioni per ridurre ulteriormente su tutta la costa della provincia la quantità di torrette di salvamento senza compromettere irrimediabilmente la fattibilità del soccorso e l’efficacia degli interventi (a Riccione già dal 2008 al 2017 è stato ridotto il numero delle torrette di salvataggio). Nel dibattito sul nuovo modello turistico è necessario ribadire l’importanza della sicurezza a 360° gradi come elemento distintivo e centrale dell’offerta turistica del nostro territorio che deve innalzare il livello qualitativo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La sicurezza dei bagnanti prioritaria: sindacati e politica contro la riduzione delle torrette

RiminiToday è in caricamento