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Cronaca

La vicenda Airiminum arriva in Parlamento: si discute l'interpellanza dei grillini

L'onorevole Giulia Sarti: 'chiederemo cosa intenda fare il Governo rispetto all'operato di Enac, alla situazione di irregolarità del Fellini'

Venerdì il Governo, tramite un suo rappresentate, dovrà rispondere alle domande formulate dall'onorevole Giulia Sarti (M5S), attraverso una interpellanza in maniera ufficiale nell'aula del Parlamento, in merito all'annullamento da parte del Tar di Bologna del bando di gestione dell'Aeroporto 'Federico Fellini'. "Dopo quello che ha subito Rimini nel recente passato con Aeradria - spiega la Sarti - non possiamo più permetterci di abbandonare il nostro scalo cittadino in una condizione di illegittimità, come sentenziato dal TAR di Bologna. Cinquantasei milioni di Euro di buco e la totale perdita della partecipazione pubblica in un aeroporto di importanza strategica per il territorio sarebbero dovuti bastare per pretendere un iter lontano da qualsiasi ombra, ma pare che non sia così. Venerdì mattina, chiederemo cosa intenda fare il Governo rispetto all'operato di Enac, alla situazione di irregolarità del Fellini e che misure ritenga di dover adottare per far fronte all'emergenza che ancora una volta si è creata per l'aeroporto di Rimini dopo la sentenza del TAR già esecutiva".

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Con l'interrogazione n. 4/06872 si richiedeva un intervento del Ministro affinché Enac nominasse un commissario per una riapertura dell'aeroporto visti gli ingenti danni causati ai dipendenti e all'intera economia riminese. Nessuna delle tre interrogazioni ha ricevuto risposta;  il Tar di Bologna ha rilevato, già nella stesura del bando di gara, un'irregolarità tale da provocarne l'annullamento. In data 11 settembre 2015 il Tar di Bologna, infatti, depositava sentenza di accoglimento del ricorso numero di registro generale 119 del 2015, proposto dal Consorzio per lo sviluppo dell'aeroporto di Rimini San Marino S.C.R.L., quarto classificato nella graduatoria finale di gara, contro ENAC, accogliendo il secondo motivo del ricorso presentato: «Con il secondo motivo, mirante a censurare in parte qua il bando di gara, il Consorzio ricorrente rileva la violazione dell'articolo 42 del Codice dei Contratti ed eccesso di potere per irragionevolezza ed illogicità in relazione alla mancata richiesta nel bando dei requisiti di capacità tecnica. Il motivo è fondato».

Si precisa che dagli atti di gara emergerebbero però numerose altre irregolarità non rilevate dal TAR Bologna a seguito della decisione di annullare il bando, senza entrare nel merito dell'aggiudicazione. Tra queste l'assenza di alcuni requisiti da parte di AiRiminum s.p.a., richiesti dal bando per la partecipazione alla gara, mancando infatti, tra gli altri, al certificato obbligatorio di sopralluogo intestato alla società, alla seconda referenza bancaria intestato alla società, al versamento obbligatorio del capitale sociale richiesto dal bando dopo l'aggiudicazione, a parte ogni considerazione sull'abnorme punteggio attribuito di 85 punti su 85 ad a società costituita qualche giorno prima della scadenza del bando di gara; 
dunque il Tar accogliendo il ricorso di cui sopra ha sancito il conseguente annullamento del bando di gara e il sequenziale atto di aggiudicazione confermando di fatto quanto segnalato nell'interrogazione di cui sopra (4/06876);  tale decisione da parte del giudice amministrativo di Bologna porta secondo gli interpellanti probabilmente a rilevare anche un profilo di responsabilità patrimoniale in capo all'ENAC, sia per gli ingenti danni economici fin ora causati, sia per quelli che conseguiranno all'accoglimento del ricorso con l'ennesima chiusura dell'aeroporto Fellini, nei confronti dei dipendenti dell'aeroporto stesso ma anche con riferimento all'enorme riflesso sull'economia della città di Rimini che si ritrovava ancora una volta, senza un aeroporto nonostante lo scandalo del fallimento della precedente società gestrice Aeradria s.p.a.;  la gravità della situazione assume profili drammatici poiché, consultando il sito dell'ENAC, in particolare leggendo i bandi di affidamento della gestione di altri aeroporti come ad esempio quelli di Forlì, Siena, Lampedusa e Pantelleria, sembrerebbe che essi contengano lo stesso identico vizio riscontrato dal giudice amministrativo di Bologna per cui ha dichiarato l'annullamento del bando di affidamento di gestione dell'aeroporto di Rimini;  forti segnali di preoccupazione per la situazione in cui versa Enac nascono anche dalle recenti problematiche dovute alla chiusura di un terminal dell'aeroporto di Roma Fiumicino a seguito dell'incendio dovuto a lavori ed impianti presenti nella struttura, ove è emersa una carenza di controlli da parte dell'Enac, perfino nel principale aeroporto italiano. La stessa magistratura è intervenuta più volte recentemente per perseguire casi clamorosi di corruzione in ambito Enac, portando, tra questi, all'arresto lo scorso anno del responsabile dell'aeroporto di Roma Ciampino, Sergio Legnante –:  quali iniziative abbia intenzione di adottare il Ministro interpellato nei confronti di ENAC in ragione della gravità e dei pregiudizi derivanti dalla pubblicazione di bandi di affidamento della gestione di aeroporti predisposti in maniera giudicata illegittima dal Tar di Bologna, sotto il profilo della mancata richiesta dei requisiti di capacità tecnica, e suscettibili di essere oggetti di annullamento in sede giurisdizionale, come già avvenuto per l'aeroporto di Rimini;  vista l'attuale esecutività della sentenza emessa dal Tar di Bologna, come intenda far fronte a tale situazione di urgenza, con particolare riferimento dunque all’«aeroporto Fellini» di Rimini; 

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