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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Al via i lavori di restauro della campana di Celletta Zampeschi

“Abbiamo fortemente voluto che l’intervento di ripristino della campana – dichiara l’assessore al Turismo e alla Bellezza, Paola Donini – fosse un cantiere aperto"

I lavori di restauro della campana del 1600 di Celletta Zampeschi di proprietà della Curia partiranno sabato. L’intervento di pulitura e consolidamento, fortemente voluto dall’assessorato alla Bellezza del Comune su proposta della Società Operaia di Mutuo Soccorso, è finalizzato a preservare l’ultimo e unico frammento decorativo del ricco apparato iconografico di Celletta Zampeschi. Dopo il meticoloso smontaggio dalla sua sede originale avvenuto nelle settimane scorse, la campana in bronzo del 1613 si trova ora nel piccolo corridoio che fiancheggia la Cella, dove verrà restaurata entro la fine dell’estate. Il ceppo in legno a cui è appesa la campana di Cella Zampeschi è infatti del tutto compromesso.

“Abbiamo fortemente voluto che l’intervento di ripristino della campana – dichiara l’assessore al Turismo e alla Bellezza, Paola Donini – fosse un cantiere aperto. È per questo motivo che ogni sabato e domenica dalle 15 alle 19,30 potrà essere liberamente visitato da tutti coloro che lo desiderano. Si tratta infatti di un’occasione unica per ammirare le pregevoli miniature che decorano la campana mentre vengono ripulite e riportate al loro stato originario attraverso il lavoro certosino del restauratore”. “La campana e la Cella Zampeschi – conclude l’assessore Donini – sono patrimonio di tutta la comunità di Santarcangelo e per tale motivo chi vorrà potrà anche contribuire attraverso una sottoscrizione che verrà aperta nei prossimi giorni per far sì che quel patrimonio venga preservato anche in futuro. Ringrazio quindi sentitamente la Società Operaia di Mutuo Soccorso per aver dimostrato ancora una volta una sensibilità così fine rispetto al ricchissimo patrimonio culturale della città progettando insieme all’Amministrazione comunale questo importante intervento”.

Dopo lo smontaggio dalla sua sede originale della campana in bronzo e del ceppo in legno di sostegno, avvenuta con strumentazione tecnica, sono stati catalogati tutti gli elementi componenti e accuratamente fotografati nel loro attuale stato di conservazione. Tutto il materiale è stato disposto come da accordi con il direttore dei lavori, l’architetto Massimo Bottini, nel corridoio antistante la sala della Cella Zampeschi che sarà anche il luogo prescelto per affrontare le operazioni di restauro a cura dell’impresa Artemisia s.r.l. di Forlì. Sarà così possibile ammirare direttamente la manifattura delle miniature presenti sulla campana del 1613 e tutti i delicati passaggi del restauro tesi a restituire alla collettività, un piccolo ma significativo patrimonio culturale che possiede la città di Santarcangelo. L’introduzione alla visita del laboratorio sarà preceduta da un video che racconterà le operazioni preliminari di smontaggio.

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