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Cronaca

Lavoro, milioni di ore di cassa integrazione in regione: i dati del Riminese

La Cgil commenta i dati dell'Inps: "Sono devastanti gli effetti provocati dal lockdown"

Solo ad aprile si contano 79,7 milioni di ore di cassa integrazione in Emilia-Romagna, una quota superiore a quella di tutto il 2009, pari a 65,1 milioni, e a quella del triennio 2017-10, quando furono 62,1. "Sono devastanti gli effetti provocati dal lockdown", commenta la Cgil regionale leggendo i dati dell'Inps sulle ore autorizzate di cassa ordinaria, straordinaria e in deroga. Allargando da gennaio ad aprile, in regione si contano 85.228.954 ore di cassa, così suddivise: 80.478.917 ore di cassa ordinaria letteralmente 'esplosa', rispetto alle 2.628.012 ore del 2019 (+2.962,3%), 3.275.992 ore di cassa integrazione straordinaria, rispetto alle 3.105.782 del 2019 (+5,5%), e 1.474.045 ore di cassa in deroga, in aumento rispetto alle 102 del 2019. Se per quanto riguarda la cassa straordinaria l'aumento e' contenuto, perché non è stato questo lo strumento scelto dal Governo per far fronte all'emergenza Covid,sulla cassa in deroga, osserva la Cgil, "c'e' un chiaro ed evidente ritardo di registrazione da parte dell'Inps", visto che il dato piu' recente e' stato diffuso dalla Regione il 16 maggio: 32.000 unita' produttive interessate, 27 milioni le ore perse, 96.000 lavoratori coinvolti. Il ricorso alla cassa nei primi quattro mesi dell'anno, in questo quadro, conta 55.837.255 ore operaie e 29.391.699 ore riferite agli impiegati.

A livello territoriale, considerando la differenza nel primo quadrimestre tra 2019 e 2020, la il territorio di Bologna segna +20.303.620 ore, Ferrara +3.398.627, Forlì-Cesena +7.640.599, Modena +17.672.112, Parma +6.237.423, Piacenza +4.024.399, Ravenna +4.818.193, Reggio Emilia +10.945.972, Rimini +4.454.113. A tutto questo vanno sommati gli artigiani e i lavoratori somministrati, non erogati dall'Inps ma dai fondi di solidarieta' bilaterali: si parla in Emilia-Romagna di 84.538 artigiani, per 20.261 accordi conclusi, e di 20.606 lavoratori somministrati coinvolti negli accordi firmati (4.203) per accedere agli ammortizzatori sociali. Inoltre, vanno aggiunti anche i numeri delle cassa in deroga autorizzate direttamente dal ministero del Lavoro per le aziende plurilocalizzate. Commenta in generale Paride Amanti, della segreteria della Cgil Emilia-Romagna: "È un quadro drammatico. Ora bisogna accelerare i tempi dell'erogazione degli ammortizzatori sociali e prolungarne la durata, nonché prorogare la moratoria attuale dei licenziamenti che scade il 17 agosto. Dall'altro lato, bisogna progettare fin da subito la ripresa economica con un nuovo Patto per il lavoro, che metta al centro la qualità del lavoro e dello sviluppo, gli investimenti, la transizione ecologica e il contrasto alla illegalità e alla criminalità organizzata".

(fonte Agenzia Dire)

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