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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro nero, i carabinieri sospendono l'attività di 9 aziende

Ad impiegare dipendenti in maniera irregolare 5 ditte edili, un albergatore, un emporio e un autolavaggio. Sanzioni per oltre 144mila euro

Controlli a tappeto del territorio da parte di carabinieri per la Tutela del lavoro che, nei giorni scorsi, hanno scoperto 8 aziende che impiegavano dipendenti in nero. In particolare, a finire nei guai è stato un cantiere edile della Valconca dove sono emerse numerose irregolarità sia sul fronte dei lavoratori che in materi di salute e sicurezza. Alla costruzione erano impiegate 3 ditte esecutrici, gestite da imprenditori italiani e stranieri, che dagli accertamenti avevano impiegato 5 dipendenti senza una regolare assunzione e senza i dovuti attestati di formazione specifici per il settore edile. Il cantiere è stato sospeso e nei confronti della ditta affidataria dei lavori è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Secondo quanto emerso dall'accertamento, infatti, l'azienda avrebbe meramente assunto l’incarico di eseguire i lavori e ha stipulato dei contratti di sub-appalto con le altre imprese esecutrici senza però possedere l’idoneità tecnica necessaria per legge per poter stipulare tali contrattazioni e senza aver redatto la documentazione aziendale necessaria per avere l’affidamento dei lavori. Alla luce di quanto emerso sono stati individuati e sanzionati anche il committente dei lavori e la figura professionale del Coordinatore della Sicurezza, i quali non hanno verificato che i lavori commissionati fossero affidati a ditte in regola con i requisiti previsti per legge e per la mancata azione di coordinamento e controllo alla corretta applicazione della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli ulteriori controlli del territorio hanno visto finire nei guai anche 5 ditte situate nel comune di Rimini e, in particolare, è stata sospesa l'attività imprenditoriale per una struttura alberghiera gestita da imprenditore italiano per la presenza di 2 lavoratori occupati “in nero” di nazionalità straniera e omessa formazione per la sicurezza negli ambienti di lavoro. Un emporio commerciale del centro storico, gestito da uno straniero, per la presenza di 1 lavoratore “in nero” e per l’omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi aziendali e l’omessa formazione per la sicurezza negli ambienti di lavoro. Due aziende edili gestite da imprenditori italiani per la mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza negli ambienti di lavoro. Un autolavaggio gestito da imprenditore straniero per la presenza di 2 lavoratori “in nero” di nazionalità straniera, per l’omessa formazione per la sicurezza negli ambienti di lavoro, l’omessa osservanza delle disposizioni di utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale e l’inosservanza circa le modalità di corresponsione della retribuzione. In tutto sono state elevate sanzioni per oltre 140mila euro e le attività imprenditoriali potranno ripartire una volta pagate le multe e messo in regola i dipendenti.

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