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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro nero nell'edilizia e nel settore turistico, i carabinieri sospendono l'attività di 6 aziende

I militari dell'Arma, nel corso dei controlli, hanno trovato numerosi lavoratori irregolari facendo scattare sanzioni per oltre 90mila euro

Il mese di luglio è iniziato coi controlli a tappeto di tutto il territorio riminese da parte del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro per individuare i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti. I risultati degli accertamenti hanno portato alla scoperta di 6 persone assunte irregolarmente e altrettante aziende che sono state sospese a causa delle irregolarità con multe che hanno superato complessivamente i 90mila euro. In particolare, secondo quanto emerso, sono stati individuati operai non registrati, pagamenti in contanti ai fini della non tracciabilità delle retribuzioni, infedeli registrazioni sul libro unico del lavoro, mancata concessione del riposo settimanale e superamento dei prescritti orari di lavoro, mancato versamento contributivo, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, omessa valutazione dei rischi aziendali e omessa redazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione.

Nell’ultimo periodo sono state 12 le ditte controllate e nei confronti di 6 è stato adottato il provvedimento sospensivo dell’attività imprenditoriale. In particolare sono state sospese 2 ditte edili operanti del centro di Rimini, un esercizio professionale della Valconca, un albergo e un ristorante di Misano Adriatico e un albergo di Cattolica. Per le ditte, gestite da imprenditori italiani e stranieri, sono stati riscontrati complessivamente 6 lavoratori in nero (1 in edilizia e 5 nell’ambito dei pubblici esercizi, di nazionalità italiana, bengalese e albanese) e gravi violazioni relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, quali la mancata formazione e addestramento sui rischi connessi al luogo di lavoro, mancanza di visite mediche specifiche per la professione, allestimento di ponteggi e piattaforme nei cantieri in modo non conforme alle disposizioni di sicurezza previste, anche senza le dovute protezioni verso il vuoto e la mancata costituzione di un piano operativo per la sicurezza. Complessivamente sono state elevate oltre 90.000 euro di sanzioni amministrative/ammende. 
 

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