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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Le mani della camorra su un'impresa di pulizie di Rimini, tra i clienti l'Università

La ditta si era aggiudicata l'appalto per le pulizie del Polo didattico riminese. Custodia cautelare in carcere per l'imprenditore Angelo Grillo, a capo di un impero intestato a nove prestanome, personaggio ritenuto vicino al clan Belforte di Marcianise

Sognava in grande l'imprenditore Angelo Grillo, a capo di un impero intestato a nove prestanome, personaggio ritenuto vicino al clan Belforte di Marcianise (Caserta) che intendeva portare avanti le sue attività imprenditoriali anche in Kenya. Grillo è stato raggiunto in carcere, questa mattina, insieme ad altre 9 persone finite ai domiciliari, da un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Napoli Isabella Iaselli per il reato di intestazione fittizia di beni con l'aggravante mafiosa. I carabinieri di Caserta hanno sequestrato le quote di 24 società, 68 veicoli, 6 terreni, 7 appartamenti e 2 ville, 7 autorimesse in fase di costruzione, 3 fabbricati industriali e vari beni aziendali per un valore di 30 milioni di euro mentre verifiche sono tuttora in corso su 161 tra conti-correnti e rapporti bancari riconducibili a Grillo. Sotto sequestro anche le quote della Cesap, il Consorzio delle imprese di pulizie presieduto da Grillo che si è aggiudicato negli anni numerosi appalti con enti pubblici tra cui la Seconda Università degli Studi di Napoli, l'azienda sanitaria di Catanzaro, il Polo didattico di Rimini, il Comune di Asti. Gli uffici della Cesap, a Recale, sequestrati oggi, erano il suo quartier generale: alle pareti del suo studio sono stati affissi una laurea honoris causa in Economia e Gestione aziendale rilasciata nel luglio del 2006 dallo Iusfa (Istituto universitario di Scienze Finanziarie e Aziendali), attestati di Corrispondente Diplomatico e di appartenente all'ordine dei Cavalieri di Malta, titoli che secondo gli investigatori sarebbero falsi. Tra le società sequestrate c'è anche la New Splash, coinvolta nell'indagine sul gito d'appalti all'Asl di Caserta del 7 novembre scorso. 

"L'unica cosa che devo fare - dice Grillo alla segretaria in una conversazione intercettata il 12 dicembre 2012, in cui accenna all'investimento in Kenia da realizzare con un tale di nome William - è vedere come posso arrivare da Cosentino; questo Cosentino parlasse con Berlusconi, che Berlusconi stando là...". Alla fine l'investimento non è andato in porto anche se una società comunque è stata aperta. Tra le cosiddette "teste di legno" figurano la nuora, Rosa Baffone, e la convivente Anna Lauritano, entrambe arrestate. Ma la lista non finisce qui: c'è anche un parcheggiatore di 48 anni che lavora al Big Maxi Cinema di Marcianise, Domenico Di Carluccio a cui è stata intestato un istituto di vigilanza con sede a Livorno. Sotto sequestro sono finite anche l'Ecosystem 2000 e Fare l'Ambiente, società intestate a tre addetti alle pulizie che, malgrado le inchieste, hanno continuato a gestire fino al mese scorso la raccolta dei rifiuti solidi urbani in molti comuni del Casertano. Le amministrazioni hanno poi rescisso i contratti dopo il blitz del 7 novembre, che portò in cella Grillo, il consigliere regionale Angelo Polverino e il funzionario amministrativo dell'Asl di Caserta Giuseppe Gasparin (ai domiciliari finì Francesco Bottino, dg dell'azienda ospedaliera di Caserta).

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