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Cronaca

'Lente - Lentamente', la magia di una Rimini innevata negli scatti di Giorgio Salvatori

Dal 29 giugno al 6 settembre 2015 la mostra del fotografo riminese presso la Sala «Tonino Guerra» del Grand Hotel

«Amarcord» è la parola in dialetto riminese più conosciuta al mondo. Di più: forse è la frase in un dialetto italiano più conosciuta al mondo, grazie a Fellini. «Mi ricordo» che, nel caso del regista, è un ricordo ed una riflessione sulla propria infanzia e da ciò da cui si proviene, nel caso della mostra di Giorgio Salvatori — dal 29 giugno al 6 settembre 2015 presso la Sala «Tonino Guerra» del Grand Hotel di Rimini — è un ricordarsi anche di sé. Giorgio Salvatori, fotografo di Rimini – consulente di APT  Regione Emilia Romagna, gioca una mossa in contropiede: all'apice della settimana centrale di tutti gli eventi della riviera, Notte Rosa, Almeni, e Molo Street Parade, ci invita in maniera impetuosa ma “delicata” ad uno sguardo totalmente altro. Ci invita alla riflessione, al rifuggire dallo scattino rivierasco  a volte anche un po' sempliciotto, per portarci in un viaggio silente, fatto di accenni gentili e poetici.

La magia di una Rimini innevata negli scatti di Giorgio Salvatori

Salvatori ci porta a fare una passeggiata, tenendoci per mano e lo fa ponendo lo sguardo su tutti i luoghi più conosciuti di Rimini, che quasi non si riconoscono. Salvatori li lascia volutamente sfumati, decidendo di non intervenire se non impercettibilmente sui suoi scatti, quasi lavorasse in pellicola. E allora l'invito che ci viene rivolto è a posare il proprio sguardo sul vecchio faro, fermandoci di fianco ad un cespuglio, o ancora a passeggiare verso il Rock Island ma arrestandoci prima, quando il marciapiede curva e il confine tra il solido del marciapiede ed il liquido del mare, diviene labile. È da vedere questa mostra. Così come sono da vedere - o rivedere - questi luoghi tornandoci in inverno, magari sotto la neve, così da avere la fortuna di guardare la città sotto una visuale totalmente differente, immersi in un silenzio magico ed irreale.

È vero, infatti, che la fotografia è «disegno di luce», ma quando tutto è bianco a quale esercizio viene sottoposto il nostro occhio? Questa mostra è su questo esercizio, per gli occhi ma anche per il proprio cuore, che può permettersi un viaggio intimo e romantico, in una città altrimenti vissuta quasi sempre in modo frenetico e superficiale. Una città che è da guardare, come dice il titolo della mostra, anche e soprattutto, lentamente. La mostra è stata realizzato dallo staff di Officina Photografica di Rimini, studio di fotografia e comunicazione, con Giorgio Salvatori ma anche Luca Lucchesi, Mila Fumini, Paola Cuppoletti di Milano, e con consulenza grafica ed editoriale di NFC. Lente, è aperta tutti i giorni nella sala Tonino Guerra del Grand Hotel di Rimini fino al 6 settembre 2015 per informazioni info@officinaphotografca.com

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