Coriano celebra la Liberazione i ricorda i giovani caduti per la libertà

Il comune di Coriano ha celebrato il 25 aprile con il consueto momento di posa delle corone nei luoghi significativi della liberazione di Coriano: monumento ai caduti, cimitero, campo santo di Guerra di Coriano, cippi di Ca' Fornaci, Cerasolo e Mulazzano e cimitero di Monte Tauro. Il sindaco Domenica Spinelli ha ricordato i "giovani corianesi persero la vita combattendo per la libertà del nostro Paese contro l’oppressore tedesco e le forze fasciste: Aristodemo Ciavatti, 22 anni, partigiano, fucilato dai tedeschi a Cerasolo il 3 settembre 1944; Vittorio Giovagnoli (20 anni) e Libero Pedrelli (20 anni) di Mulazzano, qui catturati dai fascisti, e fucilati ad Ancona il 18 maggio 1944 per aver rifiutato di servire nell’esercito di Salò".

Inoltre ha ricordato "il tributo di sangue pagato dai giovani corianesi in servizio militare (80 morti) e dalle vittime civili dei bombardamenti (quasi 200 fra cui bambini, donne, anziani). Come non sottolineare che nel nostro Comune, quasi tutte le abitazioni ed infrastrutture furono rase al suolo dai bombardamenti aerei e dai conflitti a terra e che oltre 5.000 corianesi sfollati nella vicina Repubblica di San Marino trovarono rifugio e sopravvivenza grazie alla generosità e disponibilità del popolo di questo Stato".

Ricordato dal primo cittadino "il tributo di sangue pagato, per la nostra libertà, dai quasi 2.000 giovani soldati alleati, sepolti all’ingresso del nostro Comune, nel Cimitero di guerra. Da 70 anni i corianesi considerano quelle tombe di giovani venuti da ogni parte del mondo come tombe di propri cari". Lunedì alle 20 nella sala Isotta si terrà il Consiglio Comunale Aperto convocato a conclusione delle celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione.