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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Linee di mandato di Gnassi: valorizzare il mare e potenziare le fogne

Si parte dalla difficilissima situazione generale per l'introduzione alle linee guida di mandato 2011-2016, presentate al consiglio comunale dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

“Valutare il contesto internazionale e nazionale, profondamente mutato negli ultimi 90 giorni, è il primo atto di coerenza che dobbiamo fare in funzione del ruolo, del rango e del ‘terreno di gioco’ che immaginiamo per Rimini”. Questo il passaggio iniziale dell’introduzione alle linee guida di mandato 2011-2016, presentate al consiglio comunale dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Si parte dunque dalla difficilissima situazione generale.

Un peggioramento che fa dire al sindaco Gnassi: “Le Linee di Programma che oggi presentiamo andranno ridefinite in relazione alle strategie di attuazione in sede di predisposizione del bilancio economico e di sviluppo perché siano accompagnate da modalità di effettiva fattibilità.” Continua il sindaco: “Questa finanziaria considera le comunità locali e le famiglie dei nemici. Quando andava di moda dire che le famiglie non arrivano alla 4ta settimana del mese si parlava di quoziente famigliare e invece oggi si pensa di togliere le detrazioni per i figli a carico (già ridicole) nel 2013. Per quanto riguarda gli Enti Locali la punizione è rappresentata dai tagli. Per Rimini i tagli hanno inciso per 6 milioni di euro nel bilancio 2011 incideranno per 12 milioni di euro nei bilanci 2012 e 2013. E questi al netto dei tagli a cascata che deriveranno dai tagli del Governo alle Regioni.”.

Ma, continua Gnassi, “non attardiamoci solo a rappresentare per 5 anni gli equilibri politici che sono stati fissati dalle elezioni. Nel costruire il nuovo modello sarà importante conquistare anche i Riminesi parlando con loro, come ho detto più volte, con parole di verità. La prima cosa che dovremo loro chiedere è di sentirsi cittadini di tutta la Città. Dovremo poi chiedere di essere disponibili a comprendere che la Città che dovremo costruire insieme non avrà lo scatto del centometrista ma il passo costante del maratoneta”.  Rimini, nell’analisi di mandato del sindaco, si presenta come “una città fratturata, se guardassimo una cartina di Rimini vedremmo che la città balneare, sotto la ferrovia, non dialoga con il resto del corpo urbano e con i luoghi dell’identità storica della città. C’è poi un tessuto urbano, fuori dal centro storico delimitato dalle mura malatestiane, che, per come è avvenuta la crescita della città, non è collegato naturalmente, anche dal punto di vista della mobilità, con la cerchia delle mura malatestiane. C’è infine l’altra grande frattura costituita dalla SS16”.

“Recuperare l’omogeneità e la compattezza del territorio vuol dire mettere in campo un grande progetto mirato alla qualità urbana diffusa. Non vuol dire (solo) arredi o strade o piazze o grandi opere ma la capacità di definire, progettare, condividere e realizzare ogni intervento- anche il più piccolo- all’interno di un disegno complessivo di sviluppo evidente, considerato patrimonio dell’intera cittadinanza e mirato alla costruzione di una città circolare e compatta”. La cornice è il Piano strategico, l’innervatura e la concretezza sono quelle date dalla capacità di lavorare finalmente ‘in profondità’. E’ una metafora che porta però alla individuazione della priorità programmatica di mandato individuata dal sindaco: la valorizzazione del bene Mare attraverso un inedito impulso agli interventi necessari alla sua tutela e qualificazione. Il potenziamento e lo sdoppiamento della rete fognaria sono obiettivi possibili nell’arco di questo mandato, uscendo dalla logica della polemica strumentale e/o emergenziale e realizzando un percorso concertativo convinto e allargato che porti all’individuazione delle ingenti risorse necessarie al loro raggiungimento.

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