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Cronaca

Maltratta il padre per anni pur di ottenere i soldi per la droga

Il figlio degenere è stato arrestato nel pomeriggio di mercoledì dalla polizia di Stato che ha eseguito la misura cautelare

Una lunga serie di maltrattamenti nei confronti del padre, che andavano avanti da oltre 5 anni, sono imputati a un 28enne che non esitava a picchiare il genitore pur di ottenere i soldi necessari alla droga. Una triste vicenda che, nel pomeriggio di mercoledì, è terminata con l'arresto del ragazzo colpito da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani ed eseguita dal personale della polizia di Stato. A far emergere la storiaccia di soprusi e maltrattamenti era stata la vittima che, lo scorso 30 gennaio al termine dell'ennesima lite, aveva denunciato il figlio ma nonostante questo le prepotenze non si erano interrotte. Il padre, davanti agli inquirenti, aveva raccontato che da 5 anni aveva lasciato l'abitazione in cui conviveva col figlio per cercare di sottrarsi alle sue continue richieste di denaro che, in caso di rifiuto, si trasformavano in vere e proprie aggressioni fisiche tanto da costringere l'uomo a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Tra gli episodi di violenza, uno commesso lo scorso 1 gennaio quando, nel cuore della notte, il 28enne aveva avanzato l'ennesima richiesta di soldi e, alla risposta negativa, aveva sferrato un pugno in faccia al padre per poi infierire quando l'uomo era a terra con un colpo all'anca sferrato con una scopa. Già a dicembre, inoltre, aveva sottratto il bancomat all'uomo per poi giocarsi 2mila euro nei portali di scommesse on-line. Non contento, si era impossessato anche delle credenziali del conto dello zio per accedere a un conto PayPal e prelevare 2750 euro. Inoltre aveva sottratto al parente altri 1000 euro, utilizzando la carta di credito, e altri 3290 euro inserendosi sul conto corrente e disporre una serie di bonifici a una carta ricaricabile. Risultavano inoltre ulteriori prelievi e spese sul conto del padre per euro 3000 e su quello cointestato (padre-zio) per euro 3000, verosimilmente effettuati dal figlio senza autorizzazione. Infine il padre aveva riferito che anche alla sua compagna erano stati sottratti gioielli, monete da collezione e denaro per mano del 28enne. L’ultimo episodio risale al 5 marzo quando la Sala operativa della Questura aveva inviato una pattuglia per l'ennesima lite in famiglia scatenata dall'ennesima richiesta di denaro.

Il 28enne, nel pomeriggio di mercoledì, è stato bloccato da due pattuglie della polizia di Stato sotto la propria abitazione di Marina Centro. Perquisito, è stato trovato in possesso di una chiavetta Usb di proprietà del padre. Quest'ultimo ha raccontato agli inquirenti che il figlio, tossicodipendente dall'adolescenza, era in cura presso il Sert e, oltre a questo, era caduto anche nel tunnel della ludopatia. In passato si erano già verificati dei furti ai danni del padre, col ragazzo che era riuscito ad inserirsi sull'home banking e disporre bonifici sul proprio conto all'insaputa del genitore. Quando era stato scoperto, lo aveva minacciato con un coltello da cucina urlando: "t'ammazzo, da molto tempo voglio ammazzarti e prima o poi ci riuscirò".

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