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Cronaca

All'Infermi l'innovativo "Mammografo 3 D" grazie all'associazione Rimini Solidale Onlus

"L'operazione 'mammografo 3D' si inquadra proprio in quest'ambito - commenta la signora Micaela Dionigi - e mira a porre la Senologia dell'Ospedale di Rimini tra i reparti all'avanguardia nell'attività di screening"

Ancora un tangibile gesto di vicinanza della società civile alla sanità riminese. Nei giorni scorsi è stata infatti perfezionata la delibera di accettazione, da parte dell’Ausl Romagna, della donazione di un Mammografo Digitale con Tomosintesi (noto anche come "mammografo 3 D") per l’Ospedale "Infermi" di Rimini. Un apparecchio diagnostico d’avanguardia per la diagnosi e cura dei carcinomi della mammella, che sarà installato nelle prime settimane del 2015 e che sarà utilizzato come apparecchio di secondo livello anche a supporto dell’attività di screening, procedura di prevenzione che riguarda, in provincia di Rimini, circa 65mila donne e che ha portato, nel corso degli anni, a diagnostica e quindi operare oltre 1.500 tumori, con un calo della mortalità, per questa specifica patologia, del venti per cento circa.

Altri 380 tumori all’anno, circa, vengono invece diagnosticati fuori dallo screening. A donarlo, l’associazione "Rimini Solidale Onlus", rappresentata dalla vicepresidente, signora Micaela Dionigi. Come noto, nel tempo, molte sono state le apparecchiature donate dalla "Rimini Solidale Onlus": a partire dalla Tomografia Computerizzata a 64 strati (cosiddetta tac multistrati), all’Unità Mobile di Mammografia ("camper mammografico"), al Microscopio Laser Confocale per la Dermatologia. Strumentazioni che stanno dando prestazioni importanti e qualitativamente elevatissime alla cittadinanza.

Tornando a quest’ultima donazione, il "mammografo 3D" consente di avere immagini tridimensionali della mammografia, migliorando la capacità diagnostica dell’esame di circa un terzo, come emerge anche da un recente studio multicentrico internazionale che ha riguardato anche l’Italia (ed un nuovo studio comparativo è in corso di preparazione). Altri studi hanno mostrato che la combinazione tra mammografia e tomosintesi è in grado di ridurre i casi di falsi positivi e aumentare la qualità diagnostica in caso di presenza di tumori. Quindi l'associazione tra tomosintesi e mammografia consente un calo dei richiami per ulteriori indagini ed un aumento delle rilevazioni del cancro invasivo.

L’apparecchio acquisito grazie alla donazione della "Rimini Solidale Onlus" che ha raccolto circa 150mila euro, è della Fuji ed essendo di ultimissima generazione, rappresenta già un’evoluzione rispetto ai primi mammografi con tomosintesi prodotti. Ciò consente, tra l’altro, di limitare le dosi di radiazioni nel corso degli esami, che le prime versioni di "mammografo 3D" erogavano. Va infatti precisato che per ottenere la massima prestazione diagnostica possibile dall’apparecchio, è necessario effettuare varie angolazioni di ripresa con tempi più lunghi rispetto ad una "classica" mammografia.

L’associazione "Rimini Solidale Onlus" è nata nel 2007 con l’obiettivo di donare alla sanità riminese macchinari di elevata qualità con prestazioni altamente efficaci per la migliore assistenza alla popolazione della provincia. Raggruppa molti importanti imprenditori del territorio, ma le sue campagne di raccolta fondi non hanno mai mancato di coinvolgere anche la cittadinanza più in generale, nello spirito di condivisione per il continuo miglioramento della sanità riminese.

"L’operazione ‘mammografo 3D’ si inquadra proprio in quest’ambito – commenta la signora Micaela Dionigi – e mira a porre la Senologia dell’Ospedale di Rimini tra i reparti all’avanguardia nell’attività di screening, per una più efficace prevenzione, diagnosi precoce e cura del tumore della mammella, e quindi del benessere delle donne riminesi".

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