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Cronaca

Mancata tracciabilità del pescato, 18 i verbali di Capitaneria di Porto e Guardia Costiera

Tra i 110 chili di pesce sequestrato anche un intero esemplare di Tonno Rosso da 46 chili

Controlli a raffica della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera sulla filiera della pesca coi militari che, tra Cesenatico e Cattolica coprendo le zone interne delle province di Rimini e Forlì-Cesena, hanno passato al setaccio 90 attività. Dalle fasi di sbarco del pescato, ai centri di grande distribuzione passando per i vettori di trasporto su gomma fino ai piccoli rivenditori e alla ristorazione, sono stati 18 i soggetti verbalizzati ai quali
sono state comminate sanzioni pecuniarie per complessivi euro 38.000 e sequestrati circa 110 kg di prodotto ittico, oltre al sequestro di alcune reti da pesca. Tra le irregolarità riscontrate più frequentemente, il mancato rispetto della normativa comunitaria e nazionale relativa alla tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico, che ha portato, anche, al sequestro di un esemplare di 46 kg di Tonno Rosso. La maggior parte delle infrazioni sono state rilevate a carico di esercizi commerciali, pescherie e ristoranti. La finalità dell’operazione è stata quella di verificare attentamente il rispetto della normativa in materia di cattura, produzione, commercializzazione dei prodotti della pesca, a garanzia della certezza della provenienza e del metodo di produzione dei prodotti, nonché la presenza di tutte le informazioni obbligatorie in qualsiasi stadio della c.d. filiera della pesca.

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