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Cronaca Cattolica

Il nome di Simoncelli al Laboratorio di Biomeccanica dell'ospedale di Cattolica

Prende il nome di Marco Simoncelli, il compianto pilota corianese morto tragicamente durante il Gran Premio della Malesia di MotoGp a Sepang, il Laboratorio di Biomeccanica dell'ospedale "Cervesi" di Cattolica

Prende il nome di Marco Simoncelli, il compianto pilota corianese morto tragicamente durante il Gran Premio della Malesia di MotoGp a Sepang, il Laboratorio di Biomeccanica dell'ospedale "Cervesi" di Cattolica, inaugurato l'indomani della tragedia che ha scosso non solo gli amanti del motociclismo. Il Laboratorio, che dispone di apparecchiature e tecniche all'avanguardia, si occupa della diagnosi e riabilitazione fisica dei pazienti.

Tra essi tanti atleti, amatoriali ma anche professionisti, e campioni di tanti sport tra cui calcio, pugilato e motociclismo. L'idea di intitolare la struttura a "Super Sic" è stata del sindaco di Cattolica Piero Cecchini. Idea subito sposata dal Direttore Generale dell'Azienda USL di Rimini Marcello Tonini, e alla quale è stato dato corso sabato mattina con una sobria ma commossa e partecipata cerimonia, cui hanno preso parte il papà e la mamma del pilota, il consigliere regionale Roberto Piva (vicepresidente commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali), il sindaco Cecchini, il direttore medico del Presidio Ospedaliero di Riccione e Cattolica Romeo Giannei, i dottori Giuseppe Porcellini e Riccardo Galassi, che condividono, per la chirurgia e per la riabilitazione, la responsabilità sul Laboratorio.

Il Laboratorio di Biomeccanica dell'Ospedale “Cervesi” di Cattolica, come ricordato dai dottori Giannei, Porcellini e Galassi, è all'avanguardia quanto a diagnosi e riabilitazione dei pazienti con problemi agli arti superiori, in particolare per coloro che mettono sotto pressione le braccia per attività sportive (agonistiche e non) e per lavoro, e per le persone che sono costrette in sedia a rotelle e quindi devono sforzare di più gli arti superiori anche per le normali attività quotidiane e personali. Per tutti questi pazienti la risoluzione del dolore deve essere la priorità nella scelta del trattamento terapeutico.

A questo si aggiunge il sovraccarico cronico dell’articolazione della spalla che si traduce, nel tempo, in alterazioni anatomo-funzionali progressive. Oltre ad una fase diagnostica particolarmente accurata e al momento cruciale dell'intervento chirurgico, che a Cattolica vengono svolti dal dottor Porcellini è assai importante la riabilitazione. Un aspetto sul quale da sempre il “Cervesi” pone la massima attenzione. Basti pensare che è presente, all'interno dell'ospedale, caso più unico che raro, una vasca per la riabilitazione in acqua dei pazienti operati, a cura dell'Unità Operativa di “Riabilitazione Funzionale e Protesica”, diretta dal dottor Riccardo Galassi.

Il Laboratorio di Biomeccanica è un'ulteriore punta di diamante dell'offerta terapeutca del territorio su questa specifica branca, con l'obiettivo di una riabilitazione a misura di paziente, per tutti i pazienti, ma in particolare per i disabili, per gli atleti e i paratleti, categoria dipersona nella quale i problemi sopra descritti si fanno sentire di più. E per riminesi e non. Infatti un terzo dei pazienti (ogni anno vengono effettuati circa 1.700 ricoveri e circa 1.200 interventi chirurgici con conseguente riabilitazione) viene da fuori provincia.

Nel suo intervento il dottor Porcellini ha tra l’altro annunciato che, da qualche tempo, è attiva una collaborazione tra la sua unità operativa ed il laboratorio di Medicina dello Sport della Loyola University di Chicago, dove un componente della sua equipe ha svolto uno stage di due mesi. Mentre Giannei, ad ulteriore ricordo del pilota, ha annunciato che la mail aziendale del laboratorio di biomeccanica sarà 58supersic@auslrn.net.

Il consigliere regionale Piva ha sottolineato “il filo ideale che lega l’intitolazione di questo laboratorio, fatto per sportivi anche paralimpici, con la grande generosità di un campione come Marco Simoncelli”, mentre il sindaco di Cattolica ha ricordato che “quando il 24 ottobre, l’indomani la scomparsa di questo campione, figlio della nostra terra, nato a Cattolica, un romagnolo vero, ci siamo trovati qui per l’inaugurazione del laboratorio, l’idea di intitolarlo a Simoncelli mi è venuta naturale, di getto, e credo che in questo modo noi stiamo interpretando un sentimento che, quel giorno, era di tutti i cattolichini. Ricordo che osservammo un minuto di silenzio, e che avevamo tutti le lacrime agli occhi”.

E commossi erano, stamane, i genitori di Marco Simoncelli, che hanno scoperto una targa che sarà apposta all’ingresso del Laboratorio, e osservato che “siamo felici che il nome di Marco sia legato ad una struttura in cui si aiutano anche persone disabili. Grazie”. L’ elaborazione grafica della targa è stata offerta da Aldo Drudi, anch'egli cattolichino, che segue l'immagine dei campioni delle due ruote e al quale vanno i ringraziamenti dell’Azienda USL.

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