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Cronaca

Marzio Pecci, Lega Nord: "Rimini è capitale dell'illegalità"

Per il candidato sindaco la città è ostaggio della malavita organizzata e il primo cittadino ha perso il controllo del territorio

Rimini ostaggio della malavita organizzata. Un allarme lanciato dal candidato a sindaco Marzio Pecci (Lega Nord). "Andrea Gnassi ha perso il controllo del territorio, Rimini è capitale dell’illegalità - afferma Pecci - la città è in mano ad abusivi e nuclei criminali. Sul fronte sicurezza arriva questa dura denuncia, pochi giri di parole e accuse precise alla Giunta Gnassi di "menefreghismo e disinteresse".

Pecci ribadisce la necessità di attuare "Tolleranza zero nei confronti di chi delinque e non rispetta le regole", l'unico modo per ridare fiducia ai cittadini e promuovere il principio della legalità sul territorio riminese.
"La situazione venutasi a creare nell’area agricola di via Verenin Maria Grazia, s.n., angolo SS16, - spiega Pecci - è solo un esempio di come il primo cittadino abbia sorvolato sull’emergenza sicurezza e legalità. L’area agricola, infatti, è da tempo luogo di incontro per lo svolgimento di manifestazioni abusive, schiamazzi notturni e disturbo della quiete pubblica. Nonostante le segnalazioni e le proteste dei residenti l’Amministrazione comunale ha preferito fare finta di niente e concentrarsi su altre “presunte” priorità - tuona Pecci - ma la situazione è fuori controllo e il germe della microcriminalità sta cedendo il passo a quello della criminalità organizzata e delle infiltrazioni mafiose. Il lassismo del Pd - conclude Pecci - ha prestato il fianco al cancro dell’abusivismo che, com’è noto, non si riduce al proliferare di lavavetri e venditori abusivi sul litorale, ma si traduce altresì nell’indifferenza collettiva al rispetto delle regole».
 

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