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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Maxi operazione antidroga della Dda, indagati anche nel riminese

Operazione a carattere transnazionale dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze, coinvolti diversi Paesi dell'Unione Europea

Maxi-operazione antidroga dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze. Dalle prime ore di lunedì i carabinieri stanno dando esecuzione - sull’intero territorio nazionale e, con il supporto delle forze di polizia albanese, spagnola, olandese e tedesca, in altri Paesi dell’Unione Europea, oltre che con gli organismi di cooperazione Eurojust, Europol, Interpol e l’ausilio dello Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia - ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali coercitive e patrimoniali, emessa dal gip di Firenze su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Firenze, nei confronti di 83 indagati di cui un gruppo residente nel riminese. I carabinieri di Rimini, insieme ai colleghi toscani, hanno eseguito delle perquisizioni a Bellaria nei confronti di due cittadini albanesi. L'ordinanza applicativa di misure cautelari personali coercitive e patrimoniali nei confronti dei membri di un'associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti è stata eseguita oggi, all'alba di lunedì 5 febbraio, dai carabinieri sull'intero territorio nazionale e, con il supporto delle forze di polizia albanese, spagnola, olandese e tedesca, in altri Paesi dell'Unione Europea.

L'indagine, condotta dal 2019 al 2021, ha consentito di svelare un vasto traffico di cocaina, eroina, Mdma, hashish e marijuana introdotti in Italia dall'Albania (attraverso le coste pugliesi) o dall'Olanda, per poi essere in parte smerciati nella provincia di Firenze, in parte dirottati su altre 'piazze' del territorio italiano o in Germania. Sono state individuate quattro diverse strutture criminali che a tal fine cooperavano tra loro, composte da cittadini italiani e albanesi, basate una in Olanda, un'altra in Albania, e le restanti due in Toscana (da cui però si spostavano sull'intero territorio nazionale); ne sono state localizzate le basi operative e logistiche, i depositi per lo stoccaggio (siti a Firenze) e persino l'officina meccanica ove venivano modificati i veicoli destinati al trasporto della droga (a Bologna). Infine, è stato disarticolato un gruppo di spacciatori, che smerciava gli stupefacenti al dettaglio nel Mugello e nell'intero territorio metropolitano fiorentino.

Complessivamente sono state indagate 28 persone per associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altre 68 per trasporto o vendita delle medesime sostanze (13 di loro in stato di libertà, per ipotesi di spaccio di lieve entità). L'impulso investigativo è nato nel 2019, quando fu possibile attribuire una partita di 2 kg di marijuana sequestrati in piazza Muratori a Firenze ad un cittadino albanese di 42 anni. Approfondendo la pista investigativa, è divenuto evidente che si trattava di un trafficante di spessore con collegamenti in Olanda, Francia e Spagna e seguendone gli spostamenti ne è stato possibile ricostruire la rete dei sodali. Durante le attività, sono emersi i collegamenti di questa prima organizzazione nazionale con un’altra, anch’essa stanziata a Firenze, che riceveva grossi quantitativi di hashish e marijuana dall’Albania, trasportati su gommoni a Grotte di Castro (Le) e poi da là, su strada, a Firenze, in zona Campo di Marte, da dove venivano smerciati in Italia e in Germania.

Due arresti eccellenti di corrieri hanno rivelato l'ampiezza delle operazioni: in Germania è stato fermato (grazie alla collaborazione con Eurojust) un cittadino italiano con 25 kg di marijuana, a Firenze un altro con 80 kg della medesima sostanza. Infine lo stesso responsabile dell'organizzazione, obbligato dall'arresto dei suoi manovali a effettuare uno spostamento di persona, è stato arrestato in Puglia alla guida di un furgone con 340 kg tra hashish e marijuana, il cui forte odore cercò di celare con deodoranti per auto. Le indagini dei carabinieri non hanno trascurato la dimensione locale del fenomeno, disarticolando la rete degli spacciatori fiorentini, cittadini albanesi operanti da Barberino di Mugello (Fi) e Firenzuola (Fi). Le indagini hanno, quindi, risalito la filiera e, grazie alla collaborazione internazionale, è stato individuato non solo il canale di approvvigionamento dall'Albania, gestito da una organizzazione locale, ma anche quello operante nei Paesi Bassi, facente capo a un altro sodalizio albanese stanziato ad Amsterdam, con propaggini nell'Italia settentrionale, capace di movimentare centinaia di kg di cocaina verso l'intero Nord Europa. In Italia, i carabinieri hanno fermato due loro corrieri (un italiano e un albanese) che trasportavano più di 10 kg di cocaina.

Durante queste attività preliminari erano già state complessivamente arrestate in flagranza 24 persone nonché sequestrati circa 15 kg di cocaina, 120 di hashish e 487 di marijuana, 217 piante di cannabis, quasi 2 litri di olio di hashish, 95.000 euro in contanti, due pistole, un fucile, 7 automezzi e un immobile. Nella prosecuzione delle indagini, sulla sponda albanese, la polizia di stato albanese, coordinata dalla Procura per la criminalità organizzata Spak, hanno proceduto all'arresto in flagranza di reato di 11 persone sequestrando complessivamente 14,3 kg di cocaina, 34 di eroina, 30 di hashish, 68 di marijuana, 3.600 euro in contanti e 6 automezzi pesanti.

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