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Cronaca

Minaccia la moglie con un coltello: "Prima ti uccido e poi mi ammazzo"

L'uomo, diventato aggressivo a causa dell'alcol, è a processo per maltrattamenti in famiglia, non avrebbe esitato a picchiare la donna anche davanti alla loro figlioletta

Una brutta storia di maltrattamenti in famiglia quella che vede a processo un riminese 45enne accusato di una lunga serie di violenze nei confronti della moglie, dei parenti e della figlia minorenne. A scatenare l'ira dell'accusato il suo continuo abuso di alcolici che, in preda ai fumi dell'alcol, lo avrebbero visto perdere la ragione fino a trasformare in una ossessione l'amore nei confronti della famiglia. Secondo le accuse il 45enne, difeso dall'avvocato Raffaele Moretti, si presentava ubriaco al negozio che gestiva con la moglie e, anche davanti a clienti e parenti, non perdeva occasione di metterli in imbarazzo tanto da costringere la donna a trovare rifugio presso dei congiunti. Anche con l'allontanamento di lei, tuttavia, la situazione non era migliorata arrivando a una lunghissima serie di telefonate e sms minatori a qualsiasi ora del giorno e della notte. "Tu devi stare con me, non ti mollerò mai finchè campi", minacciava l'uomo che ribadiva il concetto di ammazzare la moglie e poi farla finita.

Le scenate, portate avanti anche brandendo un coltello davanti alla donna, secondo le accuse avvenivano anche sotto gli occhi della figlia minorenne. Una situazione particolarmente tesa tanto che, dopo aver presentato denuncia nei suoi confronti, la moglie aveva anche ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il divieto di avvicinamento a lei e ai lughi abitualmente frequentati da parte della donna.

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