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Cronaca Misano Adriatico

Neo laureata e già pronta per l'emergenza, la storia dell'infermiera Giorgia: "Sono felice di aiutare"

La 24enne misanese è stata assunta con un contratto di sei mesi e tra pochi giorni inizierà a lavorare all'ospedale Infermi o al Ceccarini di Riccione

“Sono felice e non vedo l’ora di iniziare a lavorare per aiutare chi ha bisogno in questo momento”. Giorgia Calanchi, 24 anni di Misano Adriatico, è tra i neo laureati in Infermieristica chiamati in questo momento di emergenza come rinforzo negli ospedali romagnoli. Giorgia, così come tanti altri studenti, si è laureata “da casa”, in collegamento telematico con i propri docenti e gli altri compagni di corso dell’Università di Bologna con sede a Rimini. Non è una cosa comune, come non lo è l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in queste settimane. “Discutere la tesi online è stato surreale perché vedi davanti a te i tuoi professori. Tutti ti ascoltano e tu sei in ansia perché la connessione internet potrebbe andare piano, la webcam ed il microfono potrebbero non andare. Un po’ di ansie si sono accumulate. Poi alla fine è andato tutto bene. Ce l’ho fatta”.

Una laurea voluta e conquistata dopo tanto studio e tirocinio all’ospedale di Cesena. Il 24 marzo ha discusso la sua tesi online ed è diventata un'infermiera professionista ed ora è in attesa della chiamata. “Nei giorni scorsi mi hanno telefonato per sapere la mia preferenza tra gli ospedali di Rimini, Riccione, Cesena e Forlì. Ho scelto Rimini e Riccione, anche se ho fatto tirocinio a Cesena. In questo modo sono più vicina a casa. Adesso aspetto di essere contattata ll’Ausl della Romagna e dovrebbe avvenire entro la fine di questa settimana”.

La sua storia è un po' la storia di tutti quei giovani che hanno scelto questa strada e ora sono consapevoli del ruolo che andranno a svolgere. Per il momento Giorgia sarà assunta con un contratto di sei mesi rinnovabile. “Entriamo tramite un avviso pubblico e tutto in modo straordinario”.

Dalla laurea al lavoro il passo è stato breve complice questa emergenza e Giorgia non nasconde anche un po' di timore. "Certo c’è sempre la preoccupazione perché comunque a casa ci sono i miei genitori e i parenti. Ma nonostante questo, mi aspetto di poter aiutare le persone e nel mio piccolo di poter essere utile.
Forse quello che temo è che all’inizio sarà un po’ dura, però verrò sicuramente affiancata e piano piano tutto diventerà più semplice”.

Diversi suoi colleghi neo laureati sono già operativi negli ospedali di Rimini, Riccione e Cesena. “I miei amici che si sono laureati a novembre e non avevano ancora trovato lavoro li hanno già contattati tutti e la settimana scorsa hanno iniziato a lavorare. Mi hanno raccontato che all’inizio è stata dura perchè non ti aspetti uno scenario del genere: la morte, le persone che soffrono, i giovani che stanno male, i familiari. È dura, però fa parte del nostro lavoro”. E a chi continua a dire che si tratta di semplice influenza Giorgia risponde che non lo è assolutamente, "non c’entra niente, l’influenza passa in due tre giorni, con il Coronavirus non è così. So che dovrò stare molto attenta, come tutti i miei colleghi".

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