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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Misano Adriatico

Misano sul podio del "Giretto d'Italia", città virtuosa per l'uso di bici e monopattini

Il sindaco Piccioni: "Le piste ciclabili sono ormai un tratto distintivo, sono un patrimonio per l'offerta turistica e per la qualità della vita dei cittadini"

Mentre il territorio si appresta ad accogliere il Giro d’Italia, Misano Adriatico si piazza al terzo posto nella decima edizione del ‘Giretto d’Italia’, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial insieme a Euromobility - Associazione Italiana Mobility Manager e VeloLove. Il conteggio è avvenuto con un monitoraggio di quattro ore tramite appositi check-point nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private, delle scuole e delle università. Per numeri assoluti, nelle quattro ore monitorate Misano Adriatico ha visto il transito di 514 fra bici, monopattini o mezzi sostenibili, subito alle spalle di Bologna (841 e Genova (727) e quasi il doppio di Napoli (295).

Ma è nel calcolo del numero di mezzi sostenibili circolanti in proporzione ai residenti a restituire una classifica ancor più significativa: Pesaro è prima (con 7,9 mezzi sostenibili conteggiati ogni 100 abitanti) e Piacenza seconda (5,9 mezzi ogni 100 abitanti), terza è proprio Misano Adriatico (3,9), poi Bolzano (3,81), Fano (3,7), Reggio Emilia (3,2), Ravenna e Padova (2,3), Novara (2,2).

“E’ un prezioso riconoscimento – commenta Fabrizio Piccioni, Sindaco di Misano – che certifica un impegno costante dell’Amministrazione nel caratterizzare il territorio con percorsi ciclabili, un segno distintivo per l’offerta dell’industria dell’accoglienza e un fattore rilevante per la qualità della vita dei residenti. Abbiamo in programma nuovi interventi nei prossimi mesi, la ciclabilità del territorio aumenterà ancora e in vista di mesi nei quali la vita e gli spostamenti all’aria aperta assumeranno valore sempre più rilevante, Misano è davvero in grado di garantire un’offerta importante. E’ un risultato che condivido con tutta la macchina comunale, nella quale tante persone amano la bicicletta e ci spronano ad iniziative conseguenti.”

Emerge poi, dal sondaggio che Legambiente ha affiancato ai classici monitoraggi del Giretto, un Paese molto cambiato con l’emergenza Covid, dove il bike sharing per andare al lavoro è quasi raddoppiato tra coloro che hanno risposto e in cui lo smart working è divenuto diffusissimo, con oltre il 70% degli intervistati che non lavorava così prima della pandemia.

Partendo dal presupposto che ogni lavoratore in smart working è uno spostamento evitato e quindi una potenziale riduzione di emissioni inquinanti nelle città e guardando al post emergenza Covid-19, Legambiente ha inserito quest’anno tra i monitoraggi del Giretto d’Italia anche un check point virtuale per chi lavora in smart working. Interessanti i risultati: quasi il 60% al momento del sondaggio era in modalità lavorativa smart working e di questi il 71% non lo era prima dell’emergenza Covid-19, oltre la metà (51%) utilizzava l’auto per recarsi al lavoro pre-emergenza e solo il 6,3% lo faceva con il bike sharing, mentre oggi questa percentuale è salita all’11% principalmente a danno del trasporto pubblico locale (che scende dal 33% pre-Covid all’11,9%).

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