Montescudo, insulti razzisti al ristorante: nel weekend scatta la gara di solidarietà
Il titolare Riccardo Lanzafame stacca il telefono: "Non riusciamo più a rispondere a tutti, siamo grati"
Sui social il tam tam non si è arrestato un attimo. E Montescudo nel giro di pochi giorni è balzata alle cronache nazionali. Da quando Riccardo Lanzafame, gestore del ristorante locanda Malatesta ha appeso fuori dal locale un cartello che recitava la scritta: “In questo locale abbiamo assunto un ragazzino africano, se sei razzista non entrare".
Il ristoratore ha denunciato così gli insulti razzisti che avrebbe subito dopo aver assunto un aiuto cuoco e pizzaiolo originario del Gambia, il ventenne Masamba.
Insulti che sarebbero stati rivolti da un concittadino proprio sul gruppo facebook a cui sono iscritti i residenti della zona. Un commento ora rimosso, dopo la richiesta di Lanzafame. Da quel momento, secondo il ristoratore sarebbero scarseggiate le prenotazioni, oltre a veri e propri boicottaggi, come pizze ordinate da asporto e mai ritirate. E nel locale un deserto di coperti.
Se da una parte Lanzafame si è sentito attaccato, insieme al suo dipendente, dall'altra è scattata una gara di solidarietà e sono stati in tanti a scrivere sui social che sarebbero andati a cena alla locanda. Detto fatto. Impossibile infatti prenotare. E sulla sua pagina Facebook domenica sera Lanzafame ha scritto di aver staccato il telefono perché ormai in tilt: "Non riusciamo più a rispondere a tutti, siamo grati della solidarietà".
Le prenotazioni non sono mancate e, infatti, c'è anche chi lo accusa di essersi fatto pubblicità. Una critica che Lanzafame rispedisce indietro al mittente.