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Cronaca

Si è spento Luciano Chicchi, il padre dell'Università a Rimini

E' morto giovedì mattina, dopo una lunga malattia, Luciano Chicchi, presidente di Uni.Rimini ed ex presidente della Fondazione Carim, per anni nel consiglio d'amministrazione di Bottega Video

E' morto giovedì mattina, dopo una lunga malattia, Luciano Chicchi, presidente di Uni.Rimini ed ex presidente della Fondazione Carim, per anni nel consiglio d'amministrazione di Bottega Video. Si è spento a 73 anni, all'ospedale di Forlì, dove era ricoverato. “Rimini deve essere grata e riconoscente a Luciano Chicchi per quella sua illuminazione che appena venti anni fa pareva solo un azzardo: la sede universitaria”, dichiara il Presidente della Provincia, Stefano Vitali.

“Chicchi, insieme a pochi altri, ebbe il coraggio di perseguire fino in fondo quell’intuizione, via via cresciuta sino a diventare un punto di riferimento nella vita e nello sviluppo di questo territorio. E’ stato protagonista non solo di quel capolavoro che è stata la crescita dell’Università a Rimini, ma dell’intera vicenda locale degli ultimi vent’anni in ruoli delicati e di altissima responsabilità, a cominciare dalla Fondazione Carim. E sia nell’armonia che nella differenza, perfino vivace o polemica, di vedute e opinioni, Chicchi ha sempre cercato di operare con il fine di ricercare la sintesi. Un metodo che per Luciano Chicchi, profondamente cattolico, era soprattutto merito”, conclude Vitali.

“Con Luciano Chicchi – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – se ne va una delle figure di riferimento della vita politica e sociale della città. Un uomo che nella sua vita ha sempre saputo intrecciare all’impegno la passione più vera, caratterizzando con la sua intelligenza e capacità il cammino dell’intera collettività cittadina. In questi anni molti sono stati i momenti d’incontro. Un confronto sul fare e sulle cose per la nostra città in cui, aldilà dell’identità di pensiero e della dialettica dei punti di vista anche vivace, non è mai mancato ne il rispetto ne un sentimento d’affetto sincero. Tra i tanti ruoli di grande responsabilità che Luciano ha ricoperto voglio ricordare quello legato all’Università che lo ha visto promotore e sempre in prima fila nella nascita, nello sviluppo e nella difesa del Polo riminese. Se oggi l’Università riminese da un sogno è diventata una realtà consolidata è anche grazie al suo impegno e alla sua passione. Ad Annarosa, e attraverso lei all’intera famiglia, mi stringo con un abbraccio personale e dell’intera Amministrazione comunale, certo d’interpretare la vicinanza più sincera dell’intera città.”

Di seguito il cordoglio della città de degli amici:

CONFARTIGIANATO - Mauro Gardenghi, Segretario provinciale della Confartigianato di Rimini. “Con la scomparsa di Luciano Chicchi, Rimini ha perso uno dei suoi uomini migliori ed io ho perso un grande amico. Fino all’ultimo, nonostante la malattia, ha continuato, con dignità, coraggio, generosità e passione, ad occuparsi del bene comune. Luciano lascia un vuoto incolmabile”.

PARTITO DEMOCRATICO - Il segretario provinciale Emma Petitti e il Partito democratico di Rimini esprimono il più sentito cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Luciano Chicchi. "Il suo impegno e il suo operato hanno contribuito in maniera notevole a costruire la Rimini che oggi conosciamo - afferma Petitti -. La città ha potuto cogliere in tutti questi anni i frutti del suo serio lavoro e della sua lungimiranza nella promozione del turismo, dello sviluppo economico, della cultura e dell'Università. Una personalità a tutto tondo, con cui non sono mancati momenti dialettici ma sempre improntati al massimo rispetto, il cui segno resterà indelebile nella storia della nostra comunità". 

FONDAZIONE - “Con dolore ho appreso la notizia della scomparsa di Luciano Chicchi - esordisce Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Carisp di Rimini -. È difficile esprimere cosa abbia rappresentato per me, per tanti, per la città, tale è stato il suo apporto alla vita culturale, civile e istituzionale del nostro territorio. Lo ricordo anzitutto come Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che praticamente mise in piedi dal nulla fino a portarla ad essere uno dei soggetti più vitali e significativi di Rimini. Ho bene in mente la dedizione che ha messo, insieme a uomini come Giuseppe Gemmani e Luciano Manzi, nel comune lavoro per far nascere e consolidare il Polo Universitario. Ma dovrei dire anche della Fiera, che ha diretto negli anni ’70, dell’Azienda di Soggiorno, di Promozione Alberghiera e di tante altre iniziative che lo hanno visto convinto protagonista e spesso pioniere".

Chicchi, ricorda ancora Pasquinelli, "inoltre rappresenta ed ha rappresentato per me personalmente, e per tanti altri amici, una testimonianza viva di come la fede cristiana possa generare un'intelligenza sociale prodiga di risposte ai bisogni della comunità e di opere che concorrono alla costruzione del bene comune. La sua convinta adesione alla dottrina sociale della Chiesa  gli ha consentito uno sguardo complessivo sulla realtà'. Tale appartenenza, vissuta e dichiarata, ha saputo renderla viva alle generazioni successive facendoci condividere la gioia di un'amicizia fondata non sui sentimenti ma sulla certezza che la vita e' bella, positiva sempre e da vivere fino in fondo”.
 
RAVENNA - Il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi ha espresso alla famiglia di Luciano Chicchi e a Uniturim di Rimini il cordoglio proprio e dell’amministrazione comunale “per la scomparsa di un caro amico. Protagonista da vent’anni dell’impegno romagnolo per l’insediamento universitario, come presidente della società riminese di sostegno all’ateneo, è stato per tutti noi un esempio di appassionato difensore dell’identità culturale ed economica delle nostre città, legate alla capacità di modernizzarsi attraverso i nuovi corsi universitari. Siamo stati per quattro anni, nel consiglio d’amministrazione d’ateneo, rappresentanti delle istituzioni romagnole, sia con il rettore Calzolari che con Dionigi. In una delle fasi decisive della trasformazione dell’ateneo da sola università di Bologna a multicampus, Chicchi non ha mai rinunciato a rappresentare lo sforzo economico ed imprenditoriale che il territorio ha saputo compiere affinché il decentramento verso la Romagna si consolidasse nella giusta autonomia”.

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