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Cronaca

Nasce un nuovo parco naturalistico alle porte della città

La Giunta Comunale ha infatti approvato martedì il progetto esecutivo per il risanamento ambientale e la valorizzazione naturalistica dell'ex cava In.Cal. System

Con la nascita di nuovo parco naturalistico la città di Rimini si arricchisce di uno straordinario patrimonio ambientale dal grande valore ecologico, paesaggistico e storico culturale, da fruire in completa sicurezza sia a scopo ludico-ricreativo sia per attività didattico-ambientali. La Giunta Comunale ha infatti approvato martedì il progetto esecutivo per il risanamento ambientale e la valorizzazione naturalistica dell'ex cava In.Cal. System posta lungo la sponda destra del Fiume Marecchia.

Tale è facilmente raggiungibile anche dalla ciclabile lungofiume, in una zona compresa tra le località S. Martino dei Molini e Spadarolo, al confine con Santarcangelo di Romagna. Il sito, oggi area SIC, è caratterizzato dalla presenza di due bacini originati dall’attività estrattiva, oggi dismessa. Un vero e proprio nuovo parco di oltre 37 ettari con caratteristiche diverse da quelli che i riminesi sono abituati a frequentare in ambito urbano. Un luogo straordinario per la ricchezza di specchi d’acqua, flora e fauna (es. aironi, garzette, martin pescatore) che fanno dell’area il loro habitat ideale, che sarà possibile conoscere attraverso un accesso controllato e postazioni per l’osservazione faunistica, percorsi botanici, centri di didattica ambientale.

Un progetto che nasce da lontano e che, realizzato grazie al cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna nell'ambito delle aree di Protezione Ambientale Naturalistica, ha visto il coinvolgimento dei tanti cittadini che hanno partecipato al laboratorio di progettazione partecipata Open Space Tecnology per condividere sia le scelte di progetto sia le forme di co-gestione dell’area.

L'intervento sull'area In.Cal. System prevede il mantenimento della vocazione e della funzione naturalistica, sviluppando sul piano funzionale sia la fruizione didattica sia quella turistico-ambientale. L'impianto di progetto, in particolare dei punti d'ingresso, è stato concepito in relazione al contesto del fiume, con particolare attenzione alla percezione che si ha dell'area lungo il sentiero venendo dalla città o dai comuni dell'entroterra.

All'interno dell'area, il progetto prevede la realizzazione di percorsi didattici, ingressi e spazi strutturati, servizi, piantumazione di nuova vegetazione e parte dal presupposto della sostenibilità, privilegia materiali a basso impatto ambientale ed interventi minimi che accentrano in pochi punti le opere, organizzando l’area in due sotto aree fruitive: una prossima al fiume, sempre accessibile ed attrezzata per le attività didattiche rivolte alle scuole; l’altra, tra i laghi, l’area archeologica Sarzana e il paesaggio agrario, volta alla tutela e alla conservazione della flora e della fauna selvatica, sempre accessibile con guide esperte.

Un luogo straordinario sotto il profilo naturalistico, ma anche di grande interesse archeologico per la presenza del complesso di epoca imperiale romana detto di “Cava Sarzana”, costituito sia da strutture abitative, sia da una necropoli legata all’insediamento che già all’epoca era collegato al centro urbano di Ariminum attraverso l’antica via Marecchiese.

“Un progetto – ha detto l’assessore alle Politiche ambientali Sara Visintin - di particolare rilevanza sia per la restituzione alla città di un'area di rilevanza turistico ambientale poco distante dal centro urbano, sia per le modalità di realizzazione del progetto che ha coinvolto gli enti locali e le realtà associative del territorio riminese in un percorso partecipato e condiviso tra gli stakeholders in campo. I lavori di riqualificazione previsti vanno a preservare gli ecosistemi naturali presenti proprio nell'ottica di fruire un luogo con un approccio sostenibile, che deve diventare la lente con cui osservare e progettare il futuro del nostro territorio.”

Il progetto del Comune di Rimini - Assessorato Ambiente - è stato sviluppato da un’equipe interdisciplinare di professionisti, formata dagli architetti riminesi Elena Farnè, Marialuisa Cipriani e Claudia Morri di IntercityLAB (capogruppo), con la direzione scientifica della paesaggista francese Christine Dalnoky e del prof. Fabio Salbitano dell’Università di Firenze ed il supporto della società MED Ingegneria esperta in idraulica. Il costo complessivo dell'opera ammonta 350.000 euro di cui circa il 70% finanziati coi fondi regionali POR-FESR 2007-2013.

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