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Cronaca

Neonati, donato all'ospedale "Infermi" un ecotomografo-ecocardiografo

Si è svolta mercoledì mattina la cerimonia di inaugurazione di un'apparecchiatura donata dalla Banca di Credito Cooperativo di Gradara all'Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale (Tin) dell'Ospedale "Infermi" di Rimini

Si è svolta mercoledì mattina la cerimonia di inaugurazione di un'apparecchiatura donata dalla Banca di Credito Cooperativo di Gradara all'Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale (Tin) dell'Ospedale “Infermi” di Rimini. Si tratta di un ecotomografo – ecocardiografo, finalizzato all'individuazione e diagnosi precoce di patologie sui bambini e neonati, gravemente prematuri, seguiti nel reparto diretto dalla dottoressa Gina Ancora.

Oltre alla professionista, erano presenti il presidente dell'Istituto di Credito Fausto Caldari, il Direttore Generale dell'Ausl Marcello Tonini, il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Rimini – Santarcangelo – Novafeltria Stefano Busetti. Quest'ultimo ha condotto i lavori e nella sua introduzione ha descritto il “triplice motivo per cui oggi è una giornata importante: in primis perchè questo nuovo apparecchio consente di dare una risposta importante e innovativa ad esigenze cliniche importanti, e poi perchè i pazienti che ne trarranno giovamento sono bimbi prematuri e quindi fragili, infine perchè questo apparecchio ci è stato donato, e questo dimostra la grande vicinanza che la società civile ha nei confronti della sua, e della nostra, sanità”.

La dottoressa Ancora ha spiegato nel merito l'utilizzo dell'apparecchiatura, del valore di oltre novantamila euro, che può essere utilizzata anche per esami da svolgersi direttamente al letto dei piccoli pazienti, in particolare per l'ecografia cerebrale e l'ecografia cardiaca. Oltre a questo, altri due importanti vantaggi della nuova apparecchiatura sono la minimizzazione della quantità di radiazioni sui piccoli pazienti e la qualità dell'indagine clinica che può essere dinamica e ripetuta, rispetto alla staticità dei precedenti apparecchi diagnostici. Gli esami ecografici effettuati ogni anno, a livello sia ospedaliero che ambulatoriale, sui pazienti della Tin sono circa 1.700. Più in generale, presso il reparto vengono seguiti, sempre ogni anno, circa 600 pazienti. Le principali patologie, correlate alla grave prematurità, sono l’emorragia cerebrale, la pervietà del dotto di Botallo e la sindrome da difficoltà respiratoria.

“La disponibilità di un ecotomografo di fascia alta, come quello donato dalla Banca di Credito Cooperativo di Gradara – ha detto la dottoressa Ancora -, permette di eseguire esami ad alta definizione, e pertanto con elevato potere diagnostico, al letto del paziente, evitando lo spostamento presso le Unità Operative di Radiologia di piccoli neonati particolarmente fragili per età gestazionale  e peso (in diversi casi al di sotto del chilogrammo). Inoltre, la disponibilità di un apparecchio ecografico ad elevate prestazioni consente di ottenere immagini del cuore, cervello, addome, reni, o fegato neonatali senza il bisogno di ricorrere alla radiologia,  riducendo pertanto l’esposizione  a radiazioni potenzialmente dannose per un organismo in via di sviluppo quale quello del neonato”.

Ancora sui dati: le ecografie cardiache saranno circa 200 l'anno (i piccini seguiti a Rimini che nascono con cardiopatie congenite sono circa una trentina l'anno di cui alcuni molto gravi); ecografie cerebrali circa 400 l'anno, quindi anche, reni, addome, polmoni e guida per cateteri da applicare a bimbi molto prematuri che non sono in grado di nutrirsi altrimenti. Questo apparecchio è il terzo recentemente donato dalla Banca di Credito Cooperativo: nelle ultime settimane sono stati infatti inaugurati anche una colonna videoendoscopica a favore dell'ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale “Cervesi” di Cattolica e un videolaringoscopio per intubazioni difficili in uso nell'Unità Operativa di Anestesia – Rianimazione, in particolare a favore dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale e Toracica, dell'Ospedale “Ceccarini” di Riccione, strutture queste che negli ultimi cinque anni hanno  inoltre ricevuto, dalla Banca, un mammografo, una tac, un ecocardiografo, una risonanza magnetica nucleare.

Tant'è che il presidente della Banca di Credito Cooperativo Caldari, nel suo intervento odierno, ha commentato che “questa è la prima donazione che facciamo a Rimini, e sono comunque un po' emozionato. La nostra banca ha tra i suoi principi la mutualità, principio che declina volentieri in sanità, per la quale stiamo realizzando un grande progetto. Anche su Rimini: dopo questa donazione – ha rilevato – per il 2013 – 2014 stiamo lavorando ad una importante donazione per la Cardiologia diretta dal dottor Giancarlo Piovaccari. E questo perchè abbiamo constatato che le nostre donazioni sono messe a buon frutto, in questa Azienda il livello professionale è molto alto”. Caldari ha aggiunto che “in questo sistema in cui ognuno sembra pensare solo alla competizione e al proprio interesse, il nostro è un modo originale di 'fare banca', investendo sul territorio tutto ciò che raccogliamo. Questo è un modo per operare in vista del futuro per la nostra comunità. Sono molto riconoscente, per questo, al consiglio d'amministrazione e a tutti i nostri soci: persone semplici dedite al lavoro e alla famiglia, e che dimostrano di operare concretamente per il territorio”.

A queste tre importanti apparecchiature si aggiunge infine il finanziamento di un corso di formazione biennale, valore di circa 17mila euro, dedicato al personale dell'Unità Operativa di Riabilitazione Funzionale e Protesica, al fine di perfezionare le tecniche riabilitative per pazienti neurologici (principalmente quelli colpiti da ictus). “La tecnica si chiama Bobath e serve per ottenere maggiori risultati, e quindi qualità di vita, per questi pazienti – spiega il direttore dell'Unità Operativa, dottor Riccardo Galassi -. Il corso è suddiviso in due anni, 2012 e 2013, e a svolgerlo è una specialista dagli Stati Uniti”. Il valore complessivo di queste quattro donazioni è di circa 160mila euro.

Ha concluso la cerimonia il Direttore Tonini il quale, oltre ai ringraziamenti (“in questi anni siete stati strepitosi...”) ha a sua volta ricordato la grande crescita, infrastrutturale e professionale che la sanità riminese può vantare negli ultimi anni, “e i reparti che, come la Tin, rientrano nel Dipartimento Materno Infantile, rappresentano un'importante punta di diamante nella nostra offerta di salute”.

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