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Cronaca

Norme Inail, Bonaccini: "Speriamo non siano troppo rigide. Per i bagnini serve altro tempo"

"Abbiamo bisogno che l'economia riparta, per evitare che il rischio carestia diventi troppo forte"

Alla vigilia del d-day del 18 maggio, quando gran parte delle attività ancora chiuse in Emilia-Romagna torneranno a riaprire i battenti, lo 'spauracchio' sono le linee guida dell'Inail. "Siamo in attesa di vederle", dice il governatore Stefano Bonaccini. "Speriamo vengano, tra virgolette, fatte calare regione per regione. Non vorremmo che nel momento in cui ci vien detto che si può aprire poi gli operatori non potessero farlo perché sono troppo rigide".

Bonaccini ha fatto il punto sulle varie riaperture previste mercoledì  durante una diretta sulla pagina Facebook delle Acli di Bologna. "Abbiamo bisogno che l'economia riparta, per evitare che il rischio carestia diventi troppo forte", ha detto il governatore. In virtù delle autonomia concessa dal Governo, "da luned siamo nelle condizioni di vedere riaperti, come il Governo permetterà, negozi al dettaglio, servizi alla persona, presumo bar e ristoranti". Ma, appunto, c'è ancora l'incognita delle linee guida Inail per alcune categorie. Inoltre, ricorda Bonaccini, "riapriremo le spiagge lunedì. Si potrà tornare a correre e passeggiare, camminare sulla sabbia. Per gli stabilimenti ci vorrà qualche giorno in più, forse una settimana in più, ma ce lo diranno loro", cioè i gestori. Ma c'è anche chi dovrà aspettare ancora a lungo per tornare a lavorare. Soprattutto luoghi di grande assembramento, stadi, palazzetti dello sport, concerti, le discoteche, ci vorrà ancora parecchio perché possano riaprire", dice ancora il presidente della Regione.

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